venerdì 25 novembre 2011

Lucas Nascimento







Lucas Nascimento fall/winter 2011-12

Curiosando nel blog Love Aesthetics ho piacevolmente scoperto il giovane fashion designer Lucas Nascimento. 
Nato in Brasile e adottato da Londra, Nascimento si laurea presso il London College of Fashion nel 2008 e negli anni successivi dà alla luce il suo omonimo brand, presente alle prime tre stagioni della Fashion Week di Rio. Una linea senza di dubbio giovane e contemporanea, cha mette in primo piano le geometrie delle forme e l'uso "blocking" di colori saturi, come blu, celeste, arancio, fino al grigio e al total look nero. Un'attenzione particolare per le proporzioni e le silhouettes, dalle forme prevalentemente "a bozzolo", con dettagli cut-out e giochi di trasparenze. Un ottimo esempio di visione futuristica della moda contemporanea. Per la collezione spring/summer 2012 i capi si addolciscono, le lunghezze si accorciano per tracciare nuovi codici di una femminilità urbana e di gran tendenza. Perfino la palette dei colori si adegua, proponendo adesso anche toni pastello. 
Un ottimo esempio di design contemporaneo di alta qualità, caro al miglior maximalismo dell'ultimo anno. Bellissime anche le scarpe e gli accessori! 
Bava alla bocca. 


Cecilia

giovedì 24 novembre 2011

Zara November 2011 lookbook







Model Kasia Struss 


Non male l'ultima collezione di Zara per questo inverno!
1) Molto bello il chiodo in pelle e approvata la camicia in denim, perfetta ed esattamente come la sto cercando io (ma che in negozio non ho trovato).
2) Di gran tendenza il maglioncino a collo alto (il turtleneck ormai si vede ovunque) e pencil skirt sotto al ginocchio a stampa digitale (vagamente proenzaschouleriana/mcqueeniana??) : mi piace!
3) Long dress tye dye niente male, anche se non penso che potrei e vorrei mai indossarlo.
4) Gran bella camicia: taglio maschile e stampa floreale. Peccato che è un capo 100% poliestere e costa 29,00 euro, per un rapporto qualità-prezzo non conveniente a mio avviso, meglio cercare qualche camicia simile nei mercatini dell'usato. Io lo sto facendo da un sacco di tempo, ma non sono ancora riuscita a trovare una camicia a fiori come Dio comanda, che sfiga! Molto carina anche la pochette pelosa-piumosa.
5) Bello il cappotto dalla silhouette semplice e lineare, e ancor meglio la camicia sheer! Mi piacciono anche i pantaloni, ma ormai ci ho rinunciato, ogni volta che provo questo modello il risultato è sempre lontano anni luce da come appare indossato dalla modella nel lookbook (maledette gambe corte). Approvato anche questo look dall'allure maschile, che tuttavia non appanna una certa femminilità. 
Bocciatissimi gli stivali! Brutto il colore, brutto il modello e fuori luogo. Ammetto di essere di parte perché ho un'intolleranza viscerale per questo tipo di stivali.


C.

martedì 22 novembre 2011

DAZED AND CONFUSED Exhibition + LONDON


Per chi non lo sapesse, ho trascorso il weekend a Londra! Sabato mattina dopo aver abbandonato la mia compagna di viaggio al British Museum mi sono lanciata in un giro in solitaria per le vie della City: prima tappa il Somerset House per la Dazed & Confused Exhibition in occasione dei 20 anni del magazine. Il caso ha voluto che proprio la sera prima comprassi Dazed & Confused scoprendo l'esistenza di questa esposizione a cui non potevo mancare. La mostra ripercorre i 20 anni della rivista (fondata nel 1991 da Jefferson Hack e il fotografo Rankin) attraverso una full immersion nell'anima creativa che ha fatto di D&C uno dei più importanti e influenti magazine del panorama alternativo inglese e poi internazionale. Numerose le interviste e gli editoriali più belli riproposti in scala maggiore sulle pareti delle tre sale della mostra, con foto di Rankin, Nick Knight, Terry Richardson e molto altri; spazi dedicati a stylist come Nicola Formichetti e Katy England, e in più una mini sala interamente dedicata ad un editoriale curato da Alexander McQueen sul legame tra moda e handicap. Fantastica! Se capitate a Londra in questo periodo vi consiglio vivamente di farci un salto, oltretutto è anche gratis (come la maggior parte delle gallerie e musei a Londra...).
Finita la visita al Somerset House ho girovagato random alla ricerca di posticini interessanti, perdendomi in zona Tottenham perché alla ricerca di una sede del London College of Fashion... Che poi per cosa? Solo per vedere l'ingresso chiuso? Che testa mi ritrovo! Una volta ritrovata la retta via e aver camminato per ore, perché le quattro metro più vicine a me erano temporaneamente chiuse (questa si chiama fortuna), mi sono catapultata a Camden Town, meta sempre d'obbligo. Qui cercavo delle semplici Creepers nere con zeppa "normale" (non quella alta il doppio) e non in vernice: NIENTE, o non c'era il numero, o non c'era questo modello o costavano troppo. Almeno ho scoperto che ho il 37 per le Creepers e quindi a breve mi cimenterò in un acquisto online, Altro acquisto che speravo di fare a Camden: la mia adorata t-shirt degli Smiths, ovviamente non trovata. Cristo ma è tanto impossibile trovare questa maglietta??
Ho anche quasi litigato con il vecchietto che vendeva magliette di vecchie band e che mi faceva giustamente notare che ero incontentabile visto che lui vendeva ben sette magliette diverse degli Smiths. Si ok, ma non la mia!! Ho avuto anche la fortuna di ritrovarmi ad una mostra fotografica dedicata ai Joy Division con scatti di Kevin Cummins presso il Proud Camden. Un altro pomeriggio di shopping l'ho trascorso a Brick Lane, a.k.a. una delle strade principali per lo shopping vintage e usato. Devo ammettere che la quantità industriale di abiti vecchi iper colorati, gonnelline a plissé polverose e scarpe tacco 2 cm non mi esaltano più come un tempo: cinque anni fa avrei venduto l'anima al diavolo per mettere piede in uno di quei negozi, questa volta no. Ovviamente non rinnego né ora né mai la mia fede al sacro second-hand, ma c'è usato e usato, e poi evidentemente non ho trovato l'occasione da urlo. Avevo inoltre idee ben chiare di cosa cercare, ovvero: creepers (nein), t-shirt Smiths (nein), vestiti neri (preferibilmente con scolli profondi sul petto o sulla schiena), camicia a fiori, stivaletti. Ovviamente non ho trovato niente di tutto ciò (ma possibile??). Ho però comprato una gonna nera asimmetrica, che volendo posso indossare con spacco sul davanti per un effetto forse migliore, nel negozio Public Beware sempre a Brick Lane. Sempre in questa zona ho trovato (per puro caso) il negozio SICK di Steph Raynor, ovvero il fondatore di BOY London: fighissimo, minuscolo ma con pezzi da urlo sempre second-hand e alcuni rielaborati, tendente al fetish e con capi (nuovi e non) firmati BOY London. In Oxford Street ho fatto tappa da Urban Outfitters, ma ahimè mi sono solo consolata ammirando i vari stands di Maison Martin Margiele, Jonathan Saunders e tanta altra bella gente. Per la prima volta ho anche messo piede da COS, brand molto in vista in questo ultimo periodo che propone una linea di abbigliamento minimal e attenta alla qualità (a breve post); ho lasciato in questo negozio il mio cuore su degli stivaletti bellissimi e semplicissimi che però costavano troppo per le mie finanze..  Ultima nota del mio weekend: look della ragazza londinese media:
LDN


Parka + maglione/felpa + fuseaux/leggings/jeans skinny + stivaletti. Niente male per essere lo stile standard! Unico neo gigante della mia vacanza: l'assenza totale di vita notturna. Purtroppo la mia compagna di viaggio era indifferente alla vita notturna londinese e fosse stato per lei alle 21 eravamo già in ostello. Almeno due sere l'ho convinta a cenare fuori, ma perfino il venerdì sera lo abbiamo passato in camera. E come se non bastasse i miei unici due agganci a Londra erano irraggiungibili o impegnati. Gran tristezza per lo sottoscritta. Vuol dire che la prossima volta mi darò alla pazza gioia notturna per recuperare il tempo perso! In conclusione, sono soddisfatta di aver definitivamente colmato anche le mie lacune culturali, ovvero visitare la Tate gallery, la National gallery e il V&A museum, che la prima volta non avevo avuto tempo di vedere. Adesso sono in pace con me stessa e quando tornerò a Londra (se tornerò) potrò dedicarmi alla vita "locale", lasciando Buckingham Palace a qualcun altro. Bando alle ciance e chiudo con la storia di Londra! Come avete potuto vedere sono stata di parola, niente foto di me che bevo un tè. 


Ps: se state cercando un posto dove dormire a Londra, vi sconsiglio di alloggiare presso il Dover Castle Hostel in Borough: un bagno (sporco) e una doccia (sporca) per 20 persone! SCHIFO. Ho detto tutto.




C.

martedì 15 novembre 2011

Il Portiere di Notte


Il Portiere di Notte è un film del 1974 diretto da Liliana Cavani, che vede come protagonisti Dirk Bogarde e Charlotte Rampling. La storia è ambientata in una cupa Vienna del 1957, dove Max (Bogarde), ex ufficiale delle SS, lavora come portiere notturno presso un albergo. Proprio qui Max ritrova Lucia (Rampling), una sopravvissuta al campo di concentramento dove operava e con cui aveva instaurato una relazione sadomaso. Nuovamente insieme ecco tornare con ferocia il loro passato, i loro incubi e la loro morbosa passione, che trascinerà i due protagonisti in un gioco fatale di attrazione violenta. Un amore malato unisce i due amanti che, dopo 13 anni, tornano a fare i conti con i loro scheletri nell'armadio, ancora vivi e determinati nell'impedire la loro relazione. Degni di nota gli improvvisi flashback che fanno rivivere ai due protagonisti gli anni più neri della loro esistenza, creando un puzzle di ricordi che ricostruisce la loro passata relazione. Celebre la sequenza di Lucia nei panni di un provocante ufficiale nazista che cimenta in uno spettacolo erotico per allietare la serata delle SS. Una delle scene più belle del film!
Il Portiere di Notte ha inoltre ispirato la collezione  fall/winter 2011 di Louis Vuitton: l'ambientazione della sfilata è già una chiara citazione, per non parlare dell'atmosfera fetish-dark suscitata dagli abiti austeri in stile anni '40, ma soprattutto i cappelli con visiera con tanto di mascherina proprio come quello di Charlotte Rampling nel film.


C.

domenica 13 novembre 2011

London I'm coming!











Meno 3 giorni alla mia partenza per L O N D R A! Non vedo l'ora di essere già lì, finalmente qualche giorno di vacanza e soprattutto torno dopo tanto tempo in una delle mie città preferite. Primissima cosa da fare una volta arrivata: cercare e comprare la tanto desiderata t-shirt dei The Smiths! Poi girovagare random ogni angolo della città, svaligiare negozi alla ricerca di scarpe, in particolare delle Creepers (cristo se non trovo a Londra il modello per me allora mi arrendo!), tante riviste fighe, regalino per la nipotina (ha già richiesto una maglietta con tanti brillantini. E ha solo 2 anni, si inizia bene..) and much more..  Devo ancora organizzare la tabella di marcia di questi pochi giorni in terra straniera, perché non ancora avuto modo di spulciare a dovere tra i vari eventi, mostre, concerti etc etc a cui posso andare. Se avete dritte interessanti da consigliarmi scrivetemi pure, ogni segnalazione e ben accetta! Unico problema: HO SOLO IL BAGAGLIO A MANO! Tragedia, incubo, ansia in abbondanza e tachicardia! Ok, sono solo 5 giorni, ma l'idea di non poter portare con me il mio intero armadio mi spaventa aha! Anzi, mi spaventa ancora di più il come tornare a casa con gli acquisti fatti... mi darò una regolata vàh! Non preoccupatevi, al mio ritorno non vi propinerò le tipiche milleduecento foto indie davanti a un muro di mattoni rossi o mentre bevo un cappuccino da Starbucks. 

C.

lunedì 7 novembre 2011

Homage to Frida Kahlo

Nel 1998 Jean Paul Gaultier dedica la sua intera collezione spring/summer all'artista Frida Kahlo. Queste sono alcune ads della campagna pubblicitaria:


Purtroppo non sono riuscita a trovare immagini della collezione, ma soltanto questo collage, che rende comunque l'idea.
Homage to Frida Kahlo - spring/summer 1998

Qui sotto un frame del film Il Quinto Elemento, i cui costumi sono stati curati proprio da Jean Paul Gaultier. Altro richiamo a Frida Kahlo?

Se non si fosse ancora capito, io adoro Frida Kahlo. La considero anche un'icona di stile, ovvio non adotterei mai il suo look, forse qualche idea, ma le sue sopracciglia folte e la sua lunga treccia corvina sono dei tratti che non passano mai di moda e sono sempre di grande effetto. 

C.

domenica 6 novembre 2011

Random details of japan style

Foto random di dettagli che ho trovato in giro (non sempre questo popolo iper riservato si presta ad essere fotografato, così quando capita...rubo!) :)


° ballerine bianche a punta e borsetta a fiori, ultrasemplice e ultracarino!

(foto scattata alla mostra fotografica "Fakebook" di Kenji Ushikubo, ultracarino pure lui..ahah ^_^ )


° cappellino e gonna plissettata <3

 ° pois sempre e comunque.

°Alice in Wonderland e mega fiocco

°gattino in gabbia
super kawaii!!



°è incredibile come queste giappo accozzino pezzi semplicissimi e riescano a risultare...perfette!!


°le zeppe della geisha




 °i fantasmini da ballerine...mmm...anche no.

°le immancabili scolarette!





°l'accessorio migliore! (poverino!!) 

V.
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