giovedì 29 maggio 2014

C'è una moda di nomi impossibili e lontana da Parigi.

Chiedo venia per la lunga assenza, ma sono stata molto impegnata a scrivermi sulle gambe mentre fingo di studiare. Come se non bastasse, sono stata una settimana a Milano per lavorahaha… Contare tutte le borse Louis Vuitton che vedevo per la città ha rubato del tempo prezioso alla mia carriera di fèscion bloggèr. 
Ma il peggio è passato, adesso sono di nuovo qui, tra voi, per voi. Asciugate le lacrime. 

Avrei voluto scrivere un post su come vestirsi per la Primavera, ma, come penso anche voi potete ben vedere, questa stagione ci sta facendo impazzire: come cazzo ci dobbiamo vestire?! Ma soprattutto: quando posso depilarmi le gambe?
Questi ed altri profondi quesiti affollano la mia mente.

Bocciato quindi il post primaverile, avrei optato per La Guida ai Miei Negozi Preferiti di Milano – visto che quella di Bologna l'ho già scritta. Poiché non ho potuto documentare degnamente e professionalmente le visite ai varie negozi con dei #selfie nei camerini appropriati, ho deciso di rimandare. 

Cosa vi beccate oggi allora? 

MODA DAL MONDO – NON SOLO MILANO, PARIGI E COMPAGNIA BELLA.


mercoledì 7 maggio 2014

Storia di un articolo mai pubblicato | Presente, Passato e Futuro: Moda Applicata allo Spazio-Tempo.



























Diapositiva di me in una nebulosa, la Nebulosa dell'Aquila, se non erro.


Qualche mese fa, mi hanno commissionato due articoli per un nuovo magazine cartaceo 
di prossima uscita. Come si suol dire, "si dice il peccato, ma non il peccatore" e per questo motivo, per il momento, ometterò il nome della sopracitata rivista. La seconda motivazione è che a breve, brevissimo vi parlerò largamente di questo progetto editoriale, così tanto che ad un certo punto mi odierete. Ma poi tornerete da me, perché non potete vivere senza il mio blog. 
Dunque, finché posso, preferisco lasciare un vago alone di mistero su tutta questa faccenda.

Ma la verità è che la redazione mi ha spaccato il cuore. 
Ebbene sì, miei cari lettori, i redattori hanno osato cestinare uno dei miei due articoli. E non uno qualunque, no, quello a cui tenevo di più, quello su cui ho speso notti insonni, quello per cui mi sono fatta i calli sulle dita a forza di battere sulla tastiera del Mac. Quello per cui mi avrebbe fatto male la milza se lo scrivere fosse il corrispettivo intellettuale di una lezione di educazione fisica in terza liceo. 

E sapete perché il mio amato articolo è stato scartato?
PERCHÉ IL MIO STILE É TROPPO BLOGGER.

Maccome?! Per la lobby delle fashion blogger sono poco blogger e per le riviste sono troppo blogger? 

Io, la Charlie Brown dell'Internèt capitolo millesimo.


Troppo simpatica, troppo personale, troppo colloquiale, troppo poco seria, troppo poco giornalistica. E io che pensavo di aver scritto in modo troppo impostato, pensa te. 
Ho accuratamente evitato le parolacce, le espressioni da Twitter e quelle in romanesco – che poi, ormai, sono la stessa cosa; ho provato anche a darmi un tono spacciandomi per una intelligente, ho citato Kurt Vonnegut e qualche film di tendenza, di quelli che fanno subito ragazza ggiùsta
Ma niente, tutto inutile, rimandata a Settembre.

No, non è vero, ho comunque altri due articoli su questa rivista, ma mi piace fare la vittima ogni tanto.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...