lunedì 14 dicembre 2015

Forse non capisco Gucci.



È uscita la collezione pre-Fall 2016 di Gucci. E i social networks sono impazziti. Tutto regolare.

Da quando Alessandro Michele ha preso le redini della maison italiana, Gucci ha cambiato decisamente pelle. Non potrei esserne più contenta e noto che non sono l'unica a pensarla così. Ma andiamo per gradi.

Esce una collezione di Gucci e il pubblico grida al miracolo. Come dargli torto? Premetto che a me Gucci non è mai piaciuto, cioè, non fraintendetemi, viva Frida Giannini, ma il marchio non mi ha mai fatto impazzire. Mea culpa, preferisco altri canoni. 
Dunque questa ventata di aria fresca, talmente fresca che si rischia un raffreddore, che ha portato Alessandro Michele è, a mio parere, cosa buona e giusta.

Tuttavia c'è qualcosa che non mi torna.

Correggetemi se sbaglio – e non sbaglio –, ma credo che Gucci abbia subito lo stesso processo di riposizionamento sul mercato che è toccato a Saint Laurent, Kenzo e Moschino. Il marchio ha quindi iniziato a corteggiare un target più giovane, più figo, più social e così via. 
Daje allora di capi vagamente vintage, stampe dal gusto esotico e silhouettes che ammiccano a Valentino e a Prada – o sbaglio? –. Capi e stampe d'archivio svecchiati e reinterpretati in chiave Instagram, con quel giusto, come dite voi giovani? hype che ha catapultato subito Gucci in vetta ai brand più fighi, più desiderati, più Instagram, più cosa vi pare del momento. 
Ne sono un esempio lampante le pantofole pelose che ormai hanno tutti, perfino il fruttivendolo sotto casa mia. Oppure, ben più grave, il fatto che io esce di casa con in testa un basco alla francese solo perché me l'ha detto Gucci.

Insomma, siamo tutti pazzi per il nuovo Gucci. Tuttavia, a me qualcosa ancora non convince. 

L'illuminazione è arrivata la scorsa settimana, mentre sfogliamo le foto della collezione pre-Fall 2016: Gucci è troppo giusto.


Il lookbook, scattato da Ari Marcopoulos – fotografo mega Tumblr che ha collaborato con Purple Magazine, Dazed & Confused, W Magazine, ecc… – rappresenta tutto quello che la gente cool vuole adesso. È figo, non ci piove, altamente sharabile su ogni possibile social. Come se non bastasse, hanno anche aggiunto una chiccosa cornice rosa – specchietto per le allodole che potevano risparmiarsi – per eliminare ogni ombra di dubbio sull'efficacia del lookbook. 

Che dire della collezione? Impeccabile, non ha sbagliato un colpo. Si ripete la formula vincente: vaporosi abiti da principessa, capi che sembrano usciti dall'armadio di vostra madre e accessori accattivanti come toppe colorate e occhiali alla Terry Richardson. 
È un mix perfetto di bon ton d'altri tempi e street attitude, stampe d'animali e dettagli hipster come fossimo nel 2012. 


Cioè, stiamo parlando di turbanti e guanti senza dita, maglioni con disegnino di gatti e foulard utilizzati come gonne. Sembra quasi che Alessandro Michele sia andato su Depop ha comprare gli ultimi capi per completare la collezione. 
Non manca il finto caos di fantasie e tessuti, il gioco di generi e l'accostamento di pezzi iperfemminili e chic a quelli più urban – bomber metallizzato con longdress? Amaaazing.

È vero che le pre-collezioni, per loro natura, propongono una linea più "accessibile" e indossabile perché diretta soprattutto al cliente, ma credo che Alessandro Michele abbia esteso questa concezione all'intera produzione. Gucci è diventato pop più di quanto non lo sia mai stato, conquistando così sempre maggior pubblico e fasce d'età più giovani. 




Tornando alla collezione pre-Fall, i capi singolarmente sono impeccabili e la collezione nel suo complesso funziona. Funziona talmente tanto che annoia

Ecco allora la conclusione a cui sono arrivata: Gucci mi annoia. Cioè, superato il boom di questa nuova formula estetica, per quanto ancora il brand italiano cavalcherà l'onda delle tendenze? Per quanto ancora i suoi capi ci faranno urlare al miracolo? Fino a quando Alessandro Michele sarà considerato un innovatore della moda? Nonostante apprezzi questa svolta del brand – che ormai è tutto tranne che Gucci – e molti capi sono nella mia wishlist, personalmente la mia risposta è "ancora per poco". Ma posso sbagliarmi. 


Cecilia 

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...