mercoledì 24 gennaio 2018

Guida ai cessi di Bologna


Tempo fa, molto tempo fa, scrissi un post di altissimo valore e importanza per l'umanità intera, ovvero una sorte di guida ai selfie nei camerini nei negozi. Non per vantarmi, ma fino a pochi anni fa ero davvero un drago in questa moderna pratica di autoscatto: mesi e mesi di duro lavoro per affinare la mia tecnica, studi empirici per perfezionare l'inquadratura, la giusta angolazione, la luce, il profilo migliore e, soprattutto, l'espressione vincente – il tutto raccolto in una pratica guida che potete leggere qui.

Siccome nella vita bisogna sempre andare avanti e migliorarsi, ho deciso di superare me stessa affrontando una nuova sfida: i selfie nei cessi pubblici. 

Perché, amici, è facile essere fighe davanti la Tour Eiffel o il Duomo di Milano, grazie al cazzo fare le splendide in una location da favola con magari un fotografo professionista che vi immortala mentre sorseggiate un tè verde. Ma provateci voi a fare una bella foto per Instagram in uno squallido cesso pubblico. Ebbene, cari lettori, io ne sono capace.

Tuttavia, non sono qui per vantarmi del mio innato talento di rendere tutto molto instagrammabile, anche un cesso puzzolente di uno squallido bar dei meandri sperduti di Bologna. Piuttosto oggi mi sono accorta che la mia lunga, infinita sfilza di foto nei cessi – oltre a essere bellissima – è una mappatura perfetta di alcuni punti nevralgici della movida bolognese. Dunque, visto che sono una persona estremamente gentile e altruista, ho pensato "ma hey! Cecilia, perché non scrivere una guida ai locali di Bologna attraverso le tue favolose foto nei cessi pubblici?".

Ed eccoci qui.

Faccio subito una breve premessa: capite bene che si tratta di una guida incompleta, in continuo aggiornamento perché mi è stato praticamente impossibile frequentare e, sopratutto, scattare sempre una foto nei cessi di tutti i locali di Bologna. Tuttavia, per il momento, ho fatto del mio meglio e vi prometto che questo non è l'ennesimo progetto che inizio e che poi abbandonerò dopo poco [inserire fragorose risate qui]. Dunque, è una guida in continua evoluzione, stay tuned. Inoltre, come primo capitolo, ho scelto di selezionare solo cessi pubblici e dei locali, ma chi può dirlo che una seconda parte non sia dedicata alle case private o a qualche altro tipo di cesso (magari umano). 


FREAKOUT CLUB
Via Emilio Zago, 7c 


Vi dico solo che questa foto l'ho scattata alle 6 del mattino perché io sono quella che a fine serata propone sempre "ma facciamo after?" e purtroppo qualche volta la gente mi prende sul serio. 

Tornando a noi, il Freakout Club è un minuscolo locale che vi offre dei bellissimi cessi dall'atmosfera punk-hardcore in perfetto stile brutto centro sociale di periferia che vi riporteranno immediatamente ai tempi della vostra adolescenza – o almeno per me è così. Nonostante le modeste apparenze, i cessi di questo locale bolognese sono un esempio perfetto di street art contemporanea urlata e sbattuta contro fredde piastrelle da bagno; potete perdervi nelle centinaia di scritte ignoranti, disegni brutti e stickers che decorano ogni angolo di questo spazio, non più banale toilet, ma vero luogo di culto.


ZAMBONI 36
Via Zamboni, 36


Chiaramente non si tratta di un locale, tantomeno di un bar per fare aperitivo, ma della sede della dell'università di Bologna al civico 36 di via Zamboni – sì, quella dei tornelli. Ve lo segnalo solo perché il bagno al primo piano è molto figo e molto Instagram, vagamente Wes Anderson se azzeccate la giusta luce/inquadratura. Unica pecca: sempre molto pieno di gente e c'è un gran 




TPO
Via Casarini, 17/5


Non fatevi ingannare dalla mia espressione di disgusto – e dalla fronte spaventosamente spaziosa, i capelli, le orecchie, ok non sono proprio una principessa in questa foto –, perché il TPO è una altro di quei locali bolognesi che dovete sempre tenere d'occhio, poiché offre un servizio cessi molto interessante. Se il locale si presenta come il tipico centro sociale dall'arredamento ruspante, i bagni, al contrario, rappresentano una netta rottura con lo stile circostante: piastrelle lucide nei toni del bianco e del verde acqua rendono l'ambiente quasi asettico, se non fosse per gli specchi dalle cornici Ottocentesche in pesante metallo. 



RUGGINE
Vicolo Allemagne, 2/c


Delizioso bistrot nel cuore bolognese, Ruggine ha curato nel dettaglio anche il suo bagno, offrendo ai suoi clienti un intimo spazio che vi porterà con la memoria alle vecchie case dei vostri nonni. In questo piccolo, ma accogliente cesso patterns, colori e stili si mixano, creando tuttavia un'armonia atmosfera perfetta per le instagramers più esigenti alla continua ricerca dello scatto perfetto.



JUKEBOX CAFÉ
Via Mentana, 3


Il posto più rock'n'roll in cui mangiare (bene) e bere (bene) a Bologna. Essendo l'appendice culinaria dello storico Covo Club, il Jukebox Café mette subito ben in chiaro la sua attitudine rock e la grande passione per la musica che lo contraddistingue attraverso l'arredamento a tema originalissimo. Il bagno, ahimè, delude un po' le aspettative che si creano all'ingresso. Tuttavia, un bagno ben pulito è sempre il fiore all'occhiello per un ambiente di ristorazione che si rispetti. Nonostante lo stile essenziale, rallegrato solo da una profonda tinta rossa alle pareti che ricorda un'opera di Rothko, il cesso del Jukebox Café può trasformarsi in un'ottima location per le vostre foto – grazie soprattutto all'enorme specchio che mette a disposizione. 




I DOLCI DI NONNA VINCENZA
Via Strada Maggiore, 32


Deliziosa pasticceria artigianale che porta la tradizione siciliana direttamente a Bologna, I Dolci di Nonna Vincenza conquisterà subito i vostri occhi, ma purtroppo, il bagno non reggerà il confronto con l'intero locale. A parte l'arredamento minimal e la scelta di una palette neutra, il vero problema del cesso di Nonna Vincenza sono le luci che non aiutano la composizione dello scatto. Molto bello lo specchio mobile con cui poter "giocare" per creare simpatiche pose, ma assolutamente antiestetico il brutto cestino che inevitabilmente apparirà nell'inquadratura. 


COVO CLUB
Viale Zagabria, 1


Il bagno del Covo Club è storia. Potrei tessere le lodi di questi cessi, di quella volta che una mia amica ne ha spaccato uno, di quella volta che ho conosciuto tizio e di quell'altra volta ancora che vomitai nel cestino all'ingresso. Potrei elencarvi tutte le amicizie nate davanti queste porte, le ore passate a parlare del nulla, le mille foto con sfondo l'inconfondibile parete di piastrelle bianche. Potrei, ma la verità è che i cessi del Covo vanno vissuti. Esteticamente parlando sono dei banali bagni che potrete trovare in altri mille locali, ma ciò che li rende speciali va oltre l'occhio umano.



Scatto in uno dei cessi dell'Accademia di Belle Arti di Bologna




Dettaglio dei cessi del Freakout Club




ZOO
Via Strada Maggiore, 50/A


ZOO è il classico locale molto Instagram che sicuramente apprezzerete. Il suo bagno è enorme: se non ricordo male si divide in tre spazio – uno dei quali dotato di fasciatoio, ma cazzocene a noi con l'istinto materno di un cucchiaino da caffè. A parte questo, le pareti pastello si prestano a scatti molto graziosi, mentre lo specchio a figura intera multi-quadrato è un'occasione perfetta per giocare a fare la modella davanti la fotocamera. Segnalo anche il lavandino in stile "casa della nonna" con grazioso armadietto dotato di specchio che potrete sfruttare per i vostri scatti artistici.




LILIUM CAFFÈ
Via del Borgo di San Pietro, 52


O, meglio conosciuto, "da Walter". Avete presente quei barètti brutti, quasi squallidi, a cui non dareste due lire? Ebbene, il Lilium Bar è un po' così, ma vi assicuro che varcato l'ingresso cambierete subito idea. Stessa cosa per il bagno: uno dei cessi più belli di Bologna. Perfetto, impeccabile, la giusta luce, la giusta quantità di scritte che non intaccano la composizione della foto e poi quel dualismo cromatico blu-bianco delle piastrelle come solo nella pubblicità del Viakal si può ammirare.



CAFFÈ DE' MARCHI
Piazza San Francesco, 4


Ancora una volta ci troviamo davanti a un tipico cesso vissuto, giovane e dall'attitudine punk. Le mattonelle questa volta si decorano con gentili pois che nell'insieme danno vita a un delizioso effetto trapuntato che contrasta con le scritte sulle porte e gli stickers colorati. Ma l'asso nella manica del cesso del Caffè de' Marchi è lo specchio che permette una quasi figura intera per uno scatto impeccabile.



PASTICCERIA NERI
Via Saragozza, 81


Sicuramente la Pasticceria Neri non rientra nell'idea di movida che ci siamo immaginati fino a questo momento. È vero, tutta via il bagno di questa raffinata pasticceria è perfetta per quelli di loro che cercano una location di lusso, al limite del pacchiano. La sfarzosa cornice argentata, en pendant con i rubinetti e gli accessori presenti nello spazio, e la parete color crema sono perfetti per chi ricerca uno scatto elegante, ma di gran classe. 



KAFEINA KAFFE
Via dei Bibiena, 3a


Non lo nego, uno dei bar più imbarazzanti in cui io sia finita – ma non me ne pento, anzi, appena posso ci torno. Sono molto affezionata a questo minuscolo locale a due passi da Piazza Verdi e il suo bagno è uno dei miei preferiti grazie a pochi dettagli che lo rendono unico: lo specchio a figura intera, il tavolino dell'IKEA che ti permette di appoggiare il piede e fare una posa da figa di Tumblr, e le brutte scritte alle tue spalle che rendono lo scatto leggermente più artistico.



ARTERÌA
Vicolo Broglio, 1/E


Foto scattata la sera che ho visto Capo Plaza quando ancora non se lo inculava nessuno [n.d.r.]

L'Arterìa può avere tanti lati positivi, ma il bagno non è tra questi. Lo spazio è piccolo e scomodo, inoltre gli specchi sono piccoli e l'arredamento è ordinario, quasi ricorda quello di un ristorate medio. Ok, scritte sulle pareti e sulle porte, ma non bastano a farlo entrare nei miei preferiti.


DER KINDERGARTEN
Via Calzoni, 6


Piastrelle rosso sangue. Devo aggiungere altro?




Surreale scatto dei bagni della COIN




Si conclude qui la prima (e spero non ultima) guida ai cessi della bellissima città di Bologna. 

La redazione declina ogni responsabilità in caso di delusioni, incidenti, scatti non belli e altro. Segnalateci i vostri cessi del cuore e inviateci la loro geolocalizzazione moderatamente. 


Cecilia 
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2 commenti:

  1. Non male. Ti consiglio di iniziare a fare foto nei cessi delle case. A margine, vorrei aggiungere un ricordo della mia infanzia: mio nonno che entra nella casa che comprarono i miei e, subito dopo aver visto il bagno, esclama: maronn, chest è na discotec

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