lunedì 1 ottobre 2012

LA GENTE MUORE ED IO STO ATTENTO A NON ACCOSTARE IL NERO AL BLU .

QUESTA E' UNA DENUNCIA UFFICIALE ALL'USO IRRESPONSABILE DEL NERO E BLU.

Non è una semplice fissa stilistica, non una ripicca al mercato della moda che ogni tot tempo prova a convincerci del contrario, non è una presa di posizione da bachettona bigotta (o forse si?), questa è pura e semplice verità: il blu e il nero sono un pugno in un occhio. 
Fatta eccezione di pochi, rari casi in cui simile connubio cromatico funziona (vedi il boom del color blocking di qualche stagione fa, ma anche in quel caso il passo falso era sempre in agguato), oggettivamente, diciamocelo gente, questi due colori sono un calcio al buon gusto. L'unico loro accostamento che tollero è il binomio "blue jeans/giacchetto di jeans + capo nero", ma attenzione è facile sbagliare anche in questo caso: non parlo, badate bene, di pantaloni blu, ma solo ed esclusivamente di jeans, quindi del tipico "blu jeans". 
Questo tabù estetico (e forse limitato per tutti voi intrepidi amanti del rischio che osate i trend più disparati) ovviamente mi è stato inculcato dal buon gusto sociale-culturale che, come ben sapete, dalla notte dei tempi consiglia di evitare di vestire di blu e di nero. Un po' come l'oro e l'argento (fatta eccezione per Anna Dello Russo), il rosa e il rosso, il nero e il marrone, il rosa e il celeste ( "che solo il ciuco ci si veste"), ma queste sono altre storie, altro odio. 



Nel corso degli anni ho maturato un mio personale senso stilistico, rafforzando la convinzione che il blu e il nero sono assolutamente out; tuttavia, mi duole ammetterlo, anch'io quando ero giovane e ingenua, pronta a sperimentare, a rischiare, non curante di apparire ridicola pur di atteggiarmi a "trend-setter del paesello", ho avuto l'audacia di avvicinarmi all'orrido accostamento cromatico. 
Ricordo ancora il lontano 2006, anno in cui avevo definitivamente appeso le Etnies al chiodo e il mio proposito esistenziale era di fare la Suicide Girl, e avevo anche deciso di dare libero sfogo alla modaiola che era in me. Ovviamente, nel peggiore dei modi. A cavallo tra il 2006 e il 2007 impazzava la moda, almeno nel mio gruppo di amiche, della moda pop londinese e H&M era appena entrato ufficialmente nelle nostre vite. Quindi via con leggings e t-shirt extra long, magliette con stampe idiote, maglioncini (rigorosamente H&M) di mille colori e, soprattutto, il chiodo fisso per l'Electric Blue. Ebbene si, in quel periodo ero una convinta estimatrice del blu, quindi molto spesso inciampavo nel facile errore di uscire di casa vestita come una tifosa dell'Inter. Per noi il blu era cool, era ggiòvane, era di tendenza, era "..troppo Londra!" e da brave bulle mandavamo a quel paese i barbosi cliché della moda. 
Beata gioventù. 
In seguito fu il turno dell'usato e del tunnel dei terribili anni Ottanta. Quindi atroci boleri dalle stampe assurde, leggings lamé, maglioni XL con ricami, spalline come se piovesse e, giustamente, un'esplosione di colori, in primis il nostro caro blu.  Ho ancora nell'armadio una giacca over size di lana con spalline di un blu che più blu non si può. Comprata per due soldi all'usato, questa giacca ha avuto poche volte l'onore di essere indossata e molto spesso, indovinate un po', abbinata a capi neri. Ma dove erano le mie amiche in quei giorni oscuri per il mio buon gusto?
Beata gioventù.

Prima di andare avanti vi devo spiegare il motivo scatenante di questo sfogo. 
Tutto è iniziato un pomeriggio settembrino da Zara. Tutto inizia sempre da Zara e dalla frustrazione di non trovare qualcosa di acquistabile. Ero appena tornata a Bologna e avevo deciso di fare un giro in centro, spinta dal desiderio di trovare scarpe soddisfacenti. Entro da Zara, brancolo tra scaffali ed espositori con fare annoiato, poi all'improvviso le vedo, sono lì a pochi passi da me. Corro. Eccole nelle mie mani: décolletés con maxi tacco copia esatta di un modello Céline della collezione fall/winter 2012-13, aka scarpe che bramo. 
E questo il modello fake di Zara

Sono quasi identiche al modello originale e il prezzo è abbordabile, unico problema? Sono state fatte solo blu. BLU. No alternative, no nere, no, che ne so, rosa. No, solo BLU. 
Destino Infame.
Mi guardo intorno, ma non vedo altre scarpe simili. Per sicurezza chiedo a un commesso:


Io: Salve! Vorrei sapere.. ma queste scarpe sono uscite solo in blu o ci sono altri colori? 
Commesso: No, le hanno fatte solo blu..
Io: Aah peccato!
Commesso: Posso aiutarti in qualche modo? Cerchi altre scarpe?
Io: Non proprio.. cerco scarpe, ma adoro questo modello... Molto simile a uno di Céline che mi piace da morire... Però blu non mi convince. Magari bianco o nero! 

 [si, purtroppo spesso attacco pezza ai commessi e regalo conoscenze di moda che non sono richieste]

Commesso: Ah capisco.. Mi spiace, solo blu... Sai è la tendenza di questa stagione.. 

[ e qui il mio astio verso il nero e blu inizia a scalciare ]

Io: Bèh certo.. Purtroppo non è un colore che mi fa impazzire. Poi mi vesto sempre di nero e, come è noto, non stanno molto bene insieme aha..
Commesso: Mhm veramente il nero e blu va molto di moda e saranno un trend di questa stagione da Zara... 
Io: [ wow.. che fortuna.. ]  
Commesso: ...La gente deve solo abituarsi a indossarli insieme.. Non sono male..
Io: Certo, se la metti così... Bèh, grazie comunque! Buon lavoro, ciao!
Commesso: Ciao, buona giornata..

LA GENTE DEVE ABITUARSI?!? No, la gente deve farsi lobotomizzare bene bene il cervello dalle boutique, dalle tendenze di stagione gridate dalle riviste, dalle blogger, ecc.. e autoconvincersi che il trend X è figo, che "...mi sta da Dio!", ecc.. Fino alla prossima moda di stagione. Va benissimo, è così che funziona, nel bene o nel male, e non sono qui per combattere il sistema, in cui sono dentro fino al collo anch'io, ma a questo giro dico no. Gente aprite gli occhi, il blu e nero insieme non si indossano! Adesso siete annebbiati dalle vetrine, dalle pagine patinate che proclamano il nuovo trend (che, tra l'altro, non avevo notato. Ma se lo dice Zara.. màh), ma quando questa bolla scoppierà tornerete a pensare che questo binomio fa schifo e rimpiangerete i soldi spesi in decine di capi blu/nero. E ricorderete le mie parole. 
Non fatevi influenzare dalla moda delle Fashion Weeks e dalle sfilate, sono tutte belle favole , come gli unicorni, i cibi gustosi che non fanno ingrassare e l'amore corrisposto. Gli stilisti sono bravi a nascondere l'amara verità e a trasformare in oro tutto quello che toccano. 
Come Stella McCartney. La sua collezione fall/winter 2012-13 presenta dei look in cui il 
blu-nero regna incontrastato e a cui, sicuramente, Zara si è ispirata. Come la maggior parte dei suoi prodotti. 
Ok, ammetto che non sono male. Come sempre un'eleganza british reinterpretata in chiave moderna e urban, a cui Stella McCartney ci ha abituati; una collezione in equilibrio tra maschile e femminile, tra sporty e rigore sartoriale. In questo caso un completo dal taglio garçon con blusa in misto lana e dettaglio in tessuto jacquard broccato blu-nero; minidress con balze e dettaglio cintura tutto in tessuto jacquard broccato su seta in blu-nero. 
Ma questa non è vita vera. Queste modelle non devono affrontare i giudizi della mamma, gli sguardi maligni delle vecchie al Conad, il peso delle consuetudini stilistiche della nostra società. Noi si. 
Perfino Re Giorgio (Armani) ha smesso da qualche stagione di proporre il binomio blu-nero, lui che aveva dedicato l'intera collezione spring/summer 2011 a questi due colori. Ottima prova: atmosfera noir e richiami arabeggianti per la donna sofisticata di Armani. Ma resta comunque una sfilata. 
E non venite a dirmi che anche Chiara Ferragni ha voluto sdoganare il blu-nero. Ricordo benissimo la sua apparizione agli TRL Awards del 2010 (credo), in cui presentava e premiava i Dari come vincitori della categoria Best Look. Cioè io dovrei dar retta a 1) Chiara Ferragni che 2) pronuncia la sua battuta come se fosse alla recita delle medie, 3) in cui dice di rivalutare il nero e blu, 4) sul palco per premiare i Dari? 

...
Non fatemi ridere. 


C.

2 commenti:

  1. Secondo me le scarpe di Zara sono scomode (l'arco del piede è sotto sforzo e la pianta è sempre molto stretta) e troppo care. Solo l'ubriachezza temporanea di essere in un negozio dove è tutto così on trend ci fa dimenticare che con il prezzo di 2 scarpe di zara in realtà potremmo comprare quasi ogni tipo di scarpa in morbida pelle, firmata e comoda.
    Cmq stai pur certa che, in un negozio in cui le collezioni si rinnovano ogni 2 settimane, le scarpe che ti piacciono tra al massimo un mese verranno declinate in altri colori :)

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    Risposte
    1. Aha lo spero! Anche la fast fashion ha i suoi pregi a volte!

      Concordo sulla scomodità delle scarpe di Zara (queste però non le ho provate).
      Ho solo un buon paio di scarpe di questa catena che mi sta bene (e stranamente durano da altro 3 anni), ma la maggior parte dei modelli che provo in negozio sono delle vere torture! Costringono il piede e, come dici tu, la pianta è sempre troppo stretta. Hai perfettamente ragione anche sul prezzo! Le scarpe che ho citato nel post mi avevano sorpreso proprio perché costavano "poco" (rispetto agli standard di Zara, ma sempre tanto per il mercato): negli ultimi anni le scarpe Zara hanno il costo fisso tra gli 80 e i 120 euro. Roba da pazzi se consideriamo gli aspetti sopracitati!

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