sabato 7 maggio 2011

The summer is crazy la la la la.

Con le temperature che si alzano e le giornate di sole ecco che si ripresenta puntuale l’appuntamento con “la prova bikini”… No, tranquille, non mi metterò a consigliare regimi dietetici impossibili o esercizi ginnici brucia ciccie, quello che fa davvero la differenza in spiaggia è il costume da bagno! Ne è passato di tempo da quando le dame di fine ‘800  potevano bagnarsi soltanto se vestite da capo a piedi, già negli anni ’30 però sono comparsi i primi costumi “moderni”, interi, realizzati in tessuto elasticizzato, lasciavano la schiena scoperta ma la parte inferiore era simile ad una tutina che arrivava fino alle cosce.


Dal 1940 in poi è un susseguirsi di scandalose riduzioni di tessuto e pelle scoperta, nel ’46 Louis Reard lancia l’”esplosivo” bikini e sulle spiagge italiane la polizia controlla che le misure dei costumi rientrino entro certi parametri di decenza.
Negli anni ’60 e ’70 si sperimentano modelli, decorazioni, tessuti di ogni tipo,
(Diana Dors a Venezia nel 1955 con un due pezzi in visone)

 arrivano i primi tanga e i topless (fuori legge in Italia fino al 1983!), negli anni ’80 ritorna il costume intero, in lycra e sgambatissimo e da lì in poi gli outfit da spiaggia dei giorni nostri sono sotto gli occhi di tutti, con i tocchi di stile e le indecenze che ben conosciamo!

(Norma Kamali, Gucci [tocco di stile])

Kesha?? (indecenza)
Francesca Cipriani....(indecenza part 2)




Chloè (eh beh...*LOVE*)

Personalmente i costumi da bagno che preferisco (e che pian piano stanno tornando sul mercato) sono i modelli in stile anni ’50: bikini con culottes a vita alta che coprono l’ombelico, reggiseni fascianti o vere e proprie “tutine” anti abbronzatura per un bon ton inconfondibile in un mare di sederi&tette al sole.
Nei classici negozi “da mare” si fa un po’ fatica a trovarli (consigli?) ma nel web ovviamente la scelta è piuttosto ampia. Due dei miei siti di shopping online preferiti sono The Red Dolly e Pin Up Girls Clothing 
 
(The Red Dolly)

(Pin Up Girl Clothing)
 e grazie a Pig ho scoperto anche Minnow Bathers

Non male eh?

V.

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