domenica 27 maggio 2012

Il lusso lusso lusso low cost di Anna .

Lasciatemelo fare: anch'io voglio dare la mia inutile opinione sulla prossima collezione di H&M.

Lo special guest che farà impazzire milioni di ragazzine e ragazzoni è nientepopodimenochè.. Anna dello Russo. Ve la devo presentare? Devo forse aggiungere qualcosa su questa fashion icon di fama mondiale? Ma si, per i pochi ignoranti che ancora circolano in zona. Per essere ancora più seria vi copio-incollo wikipedia: 

Anna Dello Russo is the editor-at-large and creative consultant for Vogue Japan. Dello Russo was born in Bari, and currently resides in Milano.  She is self-described as a "passionate fashionista" and has been described by Helmut Newton as a "fashion maniac". Dello Russo is often featured in popular street style blogs The Sartorialist and  Jak & Jil. She has gone on record to state that she owns over 4,000 pairs of shoes.  [...]  In November 2010 she made a new fragrance named Beyond, with the bottle in the form of a shoe.
Adesso ne sapete abbastanza. Se volete togliervi ogni dubbio potete anche leggere il suo blog
Il 4 Ottobre prossimo verrà dunque alla luce la collezione di accessori nata dalla collaborazione tra la stravagante "passionate fashionista" e la catena d'abbigliamento più amata nel mondo. L'unica foto preview degli accessori partoriti dalla mente della Dello Russo rende perfettamente l'idea di cosa dovremmo affrontare.
La domanda sorge spontanea: perché dobbiamo subire tutto questo?
Anna, cara Anna, perché ci hai fatto ciò? Ok, rappresenta tutto quello che tu ami, anzi adori, ma noi povere mortali che ancora temiamo l'abbinamento blu-nero, noi che veniamo ingiustamente giudicate (ancora) se indossiamo una gonna a vita alta, noi che non possiamo permetterci (fortunatamente?) le tue stravaganze estetiche, come diavolo possiamo agghindarci con 'sta roba?! E tu potrai dire che hai voluto dare una parte di te, del tuo stile e del tuo gusto innato ad ogni piccola Dello Russo nel mondo attraverso questi accessori; grazie a questa collezione ogni tua fan potrà giocare ad essere te. Ok, non fa una piega. Ma allora propongo un altro punto di vista: questa roba non si può vedere. 
Minaudiere finte oro con incisioni ancora da definire e turchesi-patacche incastonati; bracciali e collane, sempre dorate, con decori colorati e animali di dubbia identità (pesce? puzzola? serpente?), sandali, dorati anche questi ovviamente, in stile banchi del mercato. 
Dai Anna.
Anch'io sono un'amante dell'oro, che tuttavia indosso con le dovute precauzioni, condividiamo l'amore per l'iconografia religiosa, che esprimi sul tuo blog (tazza con Gesù Cristo vince su tutto, statuette religiose e santini anche), e apprezzo il tuo gusto "vagamente" Barocco e il tuo stile all'insegna dell'opulenza e del "lusso lusso lusso"; ammiro il tuo coraggio nello sfoggiare outfit fuori dal coro e la tua attitudine da "fenomeno da baraccone" che tanto stonava col fashion system, portando una boccata d'aria fresca tra modelle imbalsamate e giornaliste mummificate. Tuttavia, questa collezione proprio non mi piace. Possiamo farne a meno, ragazze. 
Diciamo la verità, qui la situazione ci sta sfuggendo di mano. Se inizialmente il boom Anna dello Russo era simpatico, rallegrando le nostre noiose vite al pc con il suo personaggio eccentrico e il suo look carnevalesco, adesso comincio ad avere qualche perplessità. Soprattutto per le sue recenti scelte stilistiche...
Fausto Puglisi dress

 Customized Alberta Ferretti dress


Versace print shirt, Céline pants

La sobrietà. 
Scelte discutibili, Anna. Parliamone. 
Mi hai però piacevolmente sorpresa a Cannes, dove hai optato per look basic senza eccessi, che ti stavano da Dio.
 Alberta Ferretti dress

Dior dress 
Forza Anna, passa al lato oscuro dell'abbigliamento semplice e raffinato.
Look troppo eccentrici degli ultimi tempi a parte, ti apprezzerò sempre per la tua ironia e la tua voglia di far baldoria. Ma soprattutto non posso non adorarti per le tue movenze di legno sul cubo del Plastic
e per avermi insegnato che una pronuncia inglese perfetta è un fattore irrilevante ai piani alti dell'Olimpo moda
ANCH'IO POSSO FARCELA. 

Anna dello Russo tivibi come 6.


ps: Ma quelle immagini gif imbarazzanti potresti levarle dal tuo blog eh.


C.

5 commenti:

  1. Pareri come il tuo ne ho trovati pochi tra i blog, ma probabilmente è perché il fenomeno dei fenomeni da baraccone ha preso piede con i fashion blog: tutto ciò che è di qualche famoso stilista è bello, to die for. Bisogna smentire questo luogo comune.
    La collezione di AdR per H&M è aberrante: plasticozzi (si vede lontano un miglio) trash, kitsch, che se non circolassero con un nome altisonante non calcolerebbe nessuno. Oltretutto mi farebbe davvero senso fare toc-toc sulla pochette e non sentire il rumore "tipico" di un metallo. Le pochette sembrano custodie per occhiali da sole, gli occhiali da sole si potrebbero tranquillamente trovare alle bancarelle o nei giochi per bambine e scarpe così le ho viste da pittarello, che non è certo Louboutin.
    Oltretutto metterei in evidenza il fatto che lei non aggiunge niente di suo a dei look da passerella, quindi questa è una palese copia di tutto ciò che indossa quando fa il cartellone pubblicitario alle settimane della moda.
    Il fatto che una giornalista di fama mondiale non si sappia esprimere in un inglese accettabile (non è neanche livello scolastico) è scandaloso: giri il mondo, sei la redattrice (?)(editor-at-large non so cosa voglia dire) di Vogue Giappone e non sai una lingua fondamentale come l'inglese? Come parla con i membri della redazione?
    Bo, vabbè, si è capito che AdR non mi piace :D Aggiungo un'ultima cosa, visto che ci sono: ha il blog più brutto del mondo. Le gif di Tweety sbrilluccicoso dove cavolo le ha trovate?! Oltretutto il blog, tra foto dei post e orpelli laterali vari, è pesantissimo da caricare. Anna, esiste una cosa che si chiama "read more" e che permette di dare un'anteprima del post e aprirlo su un'altra pagina, senza far bestemmiare pure google chrome.
    Inzomma, non ne sentivamo il bisogno.
    Okay, basta, la smetto, ho scritto un papiro haha :D

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    1. Concordo alla grande con il tuo papiro!
      Il design della collezione è banale, pacchiano e di pessima qualità. Perfino Accessorize poteva fare di meglio!
      Wow pensavo di essere l'unica stupida a sostenere segretamente questa idea che la AdR (e come lei molte altre) non è originale, poiché copia e incolla su se stessa le uscite delle sfilate. Insomma, anch'io sarei figa se potessi indossare abiti belli e pronti dalle passerelle. Vorrei vederla con meno di 50 euro al mese per lo shopping...
      Ahahah sono orrende!! Ma poi perché?? Hai cinquant'anni e metti ancora le fatine che volano sul tuo blog?? Ok essere simpatica, ma a tutto c'è un limite.
      Ammetto che anni fa, quando esplose il tormentone AdR anch'io sono stata vittima del suo fascino tamarro, ma adesso mi sdubbia. Riconosco che il personaggio che si è creata, PRESO IN PICCOLE DOSI, resta simpatico e il suo modo di fare (apparente, perché in fondo chi la conosce??) può piacere, ma la sua carica da fashion icon si sta scaricando. Diciamolo, spesso è al limite del ridicolo.

      Torna a scrivere interessanti papiri, che questo ha fatto molto piacere :)

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  2. Io sono rimasta totalmente sconvolta dai look di Anna a Cannes, non sembrava lei O_O (emblematico come mi abbia turbato vederla in un sobrio look adeguato all'occasione piuttosto che con cigni e ciliegione in testa, ah, si fa proprio il callo a tutto...)

    Comuqnue concordo totalmente con Ciulia,
    AdR non è originale, AdR è il manichino che puoi trovare in qualsiasi vetrina di Prada/Marc Jacobs etc etc del mondo, è noiosa, nella sua esageratezza.
    Alla fine mi sta antipatica (anche se da un lato apprezzo il suo apparnte (?) non prendersi troppo sul serio) quanto i servizi fotografici composti solo da total look. Dai, ci sono le sfilate per questo no?

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    1. Ahaha che bello pensavo di conquistarmi l'odio di tutte le blogger con questo post anti-AdR e invece mi sbagliavo. Non sono la sola a pensare certe cose!!

      Ottavia hai tirato fuori un argomento che a me sta davvero a cuore: gli editoriali con i total look. Dio quanto non li sopporto! Cavolo allora sono brava anch'io a fare la stylist se copio da capo a piedi i look delle sfilate!
      Ma questa gente ci crede così stupide?! Màh..

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  3. AHAHAHAH mi hai fatta cadere dalle risate! post simpaticissimo e -finalmente- veritiero.
    Peccato che la metà delle persone che scrivono male di Anna in realtà venderebbe la nonna al mercato del formaggio pur di avere a che fare con lei o avere la metà del suo coraggio e stile.
    Ma non è il tuo caso, perchè tu motivi tutte le osservazioni con spirito critico oggettivo.
    Lasciamo l'invidia agli invidiosi.
    La collezione con H&M sembra il cestino dei finti gioielli che compravo da piccola in kit in edicola.
    Ma vedrai che sarà un successone, nonostante tutto.
    Bisognerebbe solo ADR lasciasse certi eccessi (leggi: tiare, strascichi,..) a Lady Gaga.
    Anna si candida ad essere la nuova Anna Piaggi italiana, peccato che sia un'autonomina. Se fosse un filo più spontanea e meno operazione di marketing, credo sarebbe più apprezzata.
    In ogni caso l'ho conosciuta ed è una delle poche della moda che, tolti pizzi e cappellini, è estremamente normale e cortese.
    In più è uno sponsor non indifferente della sua amata Puglia.
    Che, di questi tempi, fatti di radical chic a Saint-Tropez, non può far male.

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