martedì 13 novembre 2012

Seapunk: è stato bello, ma facciamo basta.


Ieri è uscito l'ultimo singolo di Azealia Banks. Se proprio siete fuori dal mondo e ancora non sapete chi sia questa soave fanciulla (vedi foto sotto), potete illuminarvi sull'argomento leggendo qui.

Il video ufficiale che ha accompagnato il brano estratto dal mixtape "Fantasea" ha scatenato, come sempre, un gran chiacchiericcio sul web, ma a questo giro la povera Azealia si è beccata soprattutto dei gran no. Almeno da me e da tutta la gente che rientra nel mio raggio d'azione Facebook-Twitter-Blog. 

Il motivo del disprezzo di molti è lo stile predominante e ostentato del sito: seapunk
Questa parola forse vi sembrerà nuova, ma appena vedrete il video accusato capirete di cosa sto parlando.


Se ancora questa parola non vi dice niente fatevi un giro su un qualunque Tumblr a caso o andate a una serata al Plastic il venerdì, ma potrebbe bastare anche uno studio generale degli ultimi flyer degli eventi. Se non avete voglia di fare nessuna di queste cose, proverò ancora una volta a illuminarvi. 



Secondo Urban Dctionary: 

A style of wear that consists of nautical prints. These people love mermaids and try to incorporate a "sea" feel to their everyday wear. Which includes but not limited to; Starfish hair clips, Skipper's hats, greenish/blue hair, sequins for scales. While keeping with the punk theme along with the sea, it gives a mermaid-out-of-water look.

Secondo Wikipedia:
 is a subgenre of electronic dance music, fashion trend and design style created online by a small group of social media enthusiasts. Seapunk gained popularity as it was shared, forwarded, and linked across the internet. This was primarily due to the content generated by Coral Records Internazionale, and from a graphic standpoint, the images created by their designer, Kevin Heckart.[1]

Qualche foto illustrativa per togliervi ogni dubbio:
(non sottovalutate gli sfondi, sono fondamentali per la religione Seapunk)
Un po' di tempo fa, anche una nostra celebre conoscenza si è avvicinata al culto Seapunk: Miley Cyrus.
Era chiaramente in crisi esistenziale.

Quello che ho capito io di questo emergente "movimento subculturale" è che si tratta di una corrente post-emo, di gran poser super trendy, con le firme giuste al posto giusto (vedi epidemia Versace), che si tingono i capelli con colori bellissimi (rosino, celestino, verdino) e che s'ispirano agli anni '90 e ai canoni dell'immaginario punk; ecco primeggiare stampe tie-dye e grafiche psichedeliche, immancabili i cappelli con visiera, felpe XL e tutto ciò che rimanda a un mood urban-hippoppettaro. Ovviamente anche qui ci sono le varie diramazioni: quelle che spingono più verso un attitudine grunge (vedi il rinato amore per i Nirvana), quelle vicine all'estetica punkabbèstia e poi le frange più soft/modaiole. Il tutto condito con grafiche 3D, colori acidi, simboli della pace, vari Tao, qualche scarpa Buffalo e bomber fighissimi (bomber is the new chiodo). Ah e il Bindi indiano! 
Stando al mio piccolo mondo, qui in Italia il seapunk ha visto il suo massimo splendore tra lo scorso inverno e questa estate, magari in forma non così estrema come ci viene presentato online, ma il succo è quello e la tendenza di stagione attingeva di sicuro a tutto quel panorama colorato. 

Nonostante il tragico destino da "cometa" scritto a lettere cubitali in fronte, il seapunk è tutto sommato una tendenza piacevole. Rapido e indolore, ha dato un tocco di luce spirituale alle nostre anime smarrite e ha portato sprazzi di colori fluo nelle nostre grigie vite. 
Purtroppo per voi però la sua carica esplosiva è già in dirittura d'arrivo. O meglio, la novità è stata scoperta, accolta, assorbita, condivisa, osannata, omologata e adesso, come nella migliore tradizione dei tormentoni della musica pop, si accinge ad essere sputtanata e infine odiata. A mio avviso siamo già al punto "omologazione". 
Dunque cari giovani, fossi in voi batterei in ritirata e cercherei di sforzarmi di inventare o trovare un nuovo nido esistenziale sicuro in cui trascorrere l'inverno. Se invece scoprite adesso il tutto e volete abbracciare la nuova fede, ho un solo consiglio per voi: datevi all'ippica. H&M ho già adocchiato il nuovo trend e a brevissimo saremo inondati, e di conseguenza nauseati nel giro di 5 giorni, da tutto ciò che è psichedelico, low-fi, punk-newage e tante care cose. Tra poco saremo circondati da ragazzine che al posto delle Lita indosseranno Buffalo e che attaccheranno i crocifissi al chiodo per indossare brillantini indù. Sicuri di voler far parte di questi disagiati di turno? Siete sempre in tempo per una nuova moda eccentrica, credetemi. 

E qui torniamo alla nostra amica Azealia. Tesoro, in primis la canzone non è questa gran bomba, inoltre con il seapunk sei arrivata tardi. Non so a casa tua, ma qui la sua curva di successo è già nella fase discendente. Parliamoci chiaro, il video è un po' un'accozzaglia nonsense di tutto quello che potrebbe essere figo secondo te e i tuoi amici, e poi.. copiare così clamorosamente Rihanna?! Potevi aspettare almeno una settimana dalla sua esibizione al Saturday Night Live! Prima o dopo, ormai eri già in ritardo per la cresta dell'onda. 

Azealia, torna la ragazzetta con la felpa di Topolino di un tempo, please!


Cecilia

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