martedì 17 marzo 2015

Patent Trend: voglio vestirmi come una spogliarellista.


Atomage Magazine best rivista di robe sconce ever


Sotto ai miei abiti che spaccio per Normcore – e invece è solo un guardaroba limitato –, dietro al mio stile che pretende di essere Minimal, basic, essenziale, ma concettualahaha… si nasconde, ben celata, un'anima strizzata nel latex ricoperta di vernice.

Non so come sia potuto succedere. 
Sarà che sono vittima del fascino della Darkwave e del lato oscuro degli anni Ottanta qui avevo scritto un post a riguardo, nel lontano 2010 –; oppure è colpa delle troppe notti trascorse al Decadence di Bologna [serata matta a tema dark, goth, post-punk, bondage, ecc… con fiumi di pelle, latex e protesi sottocutanee, n.d.r.] se oggi sussulto ogni volta che vedo una gonna in pelle verniciata o un editorial di moda dai toni fetish. Non a caso ho anche una bacheca Pinterest per simili occasioni. 

Quindi, è colpa della musica brutta e delle cattive compagnie, se adoro lacci bondage e leather harness – è dal 2007 che sogno di avere quelli di Zana Bayne

E non dimentichiamoci lo Space Age, con i suoi film anni Sessanta e Settanta, i suoi servizi di moda e con gli abiti futuristici di Pierre Cardin, che hanno infestato la mia – le nostre? – giovane mente, alimentando i suoi sogni di indossare tute geometriche colorate e minidress che sembrano colate di smalto come una vera esploratrice dello spazio negli anni 3000.


Appurato questo, possiamo parlare di un fenomeno che ho adocchiato durante le sfilate FW2015. Non so se catalogarlo sotto la parola Trend, ma, si sa, Three Is A Trend e io ne ho contati anche di più, quindi siamo nel giusto. Mi riferisco alla vernice o più seriamente chiamato Patente Leather, Patent Skirt, Patent Jacket, …patent quello che volete voi, basta che sia lucido e con quel fascino da femme fatale. 



VERNICE COME SE PIOVESSE.


Già la scorsa estate avevano provato a divulgare il verbo della Vernice – vedi adorabili, zuccherose, pastellose gonne di MiuMiu per la SS14, ma il trend non ha preso piede come speravo, purtroppo. Adesso però che le collezioni FW15-16, perfino quelle maschili, ne hanno fatto largo uso, credo e spero che possiamo fare di meglio.

È vero, sono di parte, ma cosa ci posso fare se sogno vetrine di Zara allestite come i peggiori night club per feticisti del bondage? Che colpa ne ho se vorrei editorial a tema Cat Woman – quella interpretata da Michelle Pfeiffer – e noi tutte felici e spensierate nelle nostre tutine verniciate che saltelliamo allegramente per la città?

Quindi adesso vi ricamo bene bene il post, elogerò le incredibili qualità del lucido tessuto verniciato al punto che vi piacerà, lo adorerete, che dico, lo amerete alla follia, così tanto da cercarlo in ogni angolo del web, lo pinnerete sulle vostre bacheche, involontariamente aumenterete la domanda del trend sul mercato fashionz e taac… Vernice Is The New Black. E io sarò felicissima.
Tutto chiaro?



dall'alto, in senso orario: Calvin Klein, Loewe, Cédric Charlier

Ditemi, ma come fate a resistere al fascino di un bel cappotto verniciato? Io già mi vedo camminare nel cuore della notte in qualche vicolo stretto del Ghetto di Bologna, mentre, a passo lesto, ma sempre elegante, mi atteggio a diva di qualche film di fantascienza dall'atmosfera noir avvolta nel mio trench in vernice nera, in fuga da qualche malintenzionato – che alla fine si scopre essere il mio angelo custode che mi vuole proteggere da dei brutti ceffi che ho fatto incazzare e che, ovviamente, si innamorerà perdutamente di me. Vedete, per realizzare le mie fantasie necessito assolutamente di un lungo, plasticoso, tanto inquietante quanto ammaliante, cappotto in vernice.




Dior FW15  

Un grande classico intramontabile: le scarpe in vernice. Se fossi figa e alta venti centimetri di più cederei volentieri a un bel paio di stivali al ginocchio, ma che dico, a metà coscia e farei finta di essere Jane Fonda nelle vesti di Barbarella. E invece no, la natura mi ha gentilmente donato delle normo-gambe e, alla massimo, posso mettermi delle ballerine verniciate. 





 Dall'alto, in senso orario: Cédric Charlier, Giles, Rodarte.

Giacche corte, bomberini, chiodi e boleri: niente, nemmeno un banale taglio retrò che richiama gli anni Sessanta, nemmeno il colletto di coniglio morto, nemmeno delle spalline geometriche potranno rovinare il vostro capospalla se questo è in pelle verniciata. E Rodarte ne è la prova, con una discutibile collezione FW15 che prontamente avremmo buttato nel cesso del dimenticatoio se non ci fossero state quelle adorabile giacche in vernice. 






 Dall'alto, in senso orario: Derek Lam, Giles, Marc Jacobs.


Ma il vero, grande, unico amore resta la gonna in vernice. Mini, pencil skirt, al ginocchio, al polpaccio, extra long, chi se ne frega, basta che ad ogni vostro passo luccichi con quell'effetto glossy glossy che solo la vernice può. E io colori? Vale tutto, soprattutto i toni pastello. 



Se ancora non siete sicure che vi piaccia, ecco una serie di immagini di Vita Vera che vi faranno cambiare idea:






E adesso fate le brave, googlate, sharate, pinnate e rebloggate qualunque cosa sia rivestita di vernice e lanciamo il trend, che io voglio vestirmi come una spogliarellista d'alto bordo entro i prossimi quattro mesi. 

Cecilia 

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