Dovete sapere che circa un anno fa
scrivevo per Quasi.it, uno dei figli di Rockit.it. Di cosa si
trattava? Di cazzate. Era come fare quattro chiacchiere al tavolino
con qualche amico e parlare del più e del meno, del fenomeno del
momento, del nuovo taglio di capelli di Valerio Scanu e dei giudici
di X Factor. Insomma, tutto quello di cui avevate bisogno per i
vostri dieci minuti di idiozia giornaliera.
Poi il giochino è finito, Quasi.it ha
chiuso il suo baraccone e arrivederci e grazie.
Torniamo a noi.
Perché a distanza di un anno ve ne
parlo? Perché il sito di Quasi.it è ufficialmente scomparso
dall'etere, se provate a cercarlo magicamente vi ritroverete su
Rockit.it, e con sé anche i suoi articoli. Niente di strano, tutto
regolare, se non fosse che avevo pubblicato degli articoli che –
secondo me, modestamente – meritano di essere tramandati di
generazione in generazione.
E che fai allora, li lasci svanire
nella fossa dell'oblio? Li getti come t-shirt che non ti piacciono
più nella cesta del dimenticatoio? No, li recuperi e gli dai una
seconda vita.
Visto che ho un blog tutto mio e che,
come dico sempre, ci posso fare quel che mi pare, ho deciso di
riproporre qui uno di questi ormai dimenticati articoli e provare a
dargli la meritata gloria eterna. O, almeno, una degna sepoltura
nell'Internet.
Tra tutti ho scelto un pezzo che non è
un semplice articolo, ma piuttosto un manuale di vita, una guida
esistenziale da consultare ogni qualvolta che ne avrete bisogno, ogni
volta che il vostro giudizio non vi sarà sufficiente. Parole scritte
per aiutarvi in uno dei campi più difficili della vita, ovvero
l'amore, o meglio cosa cazzo fare con lui. Perché non sempre bastano
gli screenshot inviati alle amiche su WhatsApp per interpretare i
segnali dello stronzo di turno, non sempre i consigli di Cosmopolitan
sono all'altezza della situazione. Spesso abbiamo bisogno di un
maestro, un animale guida 2.0 che ci indichi il cammino da seguire. E
io l'ho trovato per voi.