giovedì 29 ottobre 2015

Risorti dalle ceneri: Justin Bieber piace, fatevene una ragione.



Pensavate che fossi ormai diventata un'affermatissima giornalista di moda, una di quelle che detta legge e a cui i magazine non possono negare niente. Ebbene no, non ancora almeno, ma ci sto lavorando.

Per vostra fortuna, quindi, ci sono ancora dei paxxi che osano rimbalzarmi i pezzi. Ma poco male, perché, come già più volte ho detto, ho un blog dove posso fare il piffero che mi pare e, soprattutto, ho giusto un'etichetta che fa al caso nostro: #articolicestinati

Dunque, ecco un altro articolo cestinato – e forse giustamente, visto il protagonista – che va ad arricchire la mia rubrica di post falliti, ma, soprattutto, le vostre menti.

Nel mentre, mi è stato detto che sono usciti articoli simili al mio e che mi hanno battuto sul tempo nella pubblicazione – perché, capite bene, prima di pubblicarlo qui dovevo avere la conferma del rimbalzo –, ma ovviamente voglio prendermi tutto il merito e dire che sono io il genio che ha pensato per prima questa cosa, io io io.

Buona lettura.




Justin Bieber piace, fatevene una ragione 

 
Justin Drew Bieber, classe 1994, cantautore e musicista canadese, ha debuttato nel 2009 con il singolo One Time, che ha anticipato l'uscita del suo primo album My World, disco di platino negli Stati Uniti. Ma è con il singolo Baby, pubblicato nel Gennaio 2010, che il giovane cantante ha iniziato a scalare la vetta del successo mondiale. E non si è ancora fermato. 
A riguardo, Wikipedia è molto chiara: un susseguirsi di successi, numerosi cambi di look e di tagli di capelli, e una moltitudine di bravate ed eccessi Sesso, Droga e Rock'n'Roll come vuole il copione. Inoltre, che lo accettiate oppure no, non possiamo negare che il giovane abbia talento, già prima che venisse scoperto e reso quello che è oggi [vedi Wikipedia alla voce Justin Bieber e vari video su Youtube]. Quello che però non dice è come Justin Bieber sia arrivato ad attirare l'attenzione anche dei “non più giovanissimi”. Perché il cantante, ormai, non è più solo roba da ragazzine. Additato da sempre come colui che ha reso merda la musica pop, forse è giunto il momento di fare un passo indietro e rivalutare la situazione. O, almeno, provare ad ascoltarlo prima.

Ecco le fasi che hanno segnato il nostro rapporto con Justin Bieber nel corso degli anni. Una prima fase iniziale di indifferenza, poiché conosciuto solo da teens, seguita da un lungo periodo di disgusto e astio, dettato da un orgoglio d'appartenenza a una fascia d'età più matura – e quindi ovviamente migliore, secondo i membri. Segue un primo, timido avvicinamento al personaggio attraverso la derisione e i memes su Facebook, fino a giungere ad un certo e voluto interessamento verso il cantante. Arriviamo al punto di conoscere vita, morte e miracoli di Justin Bieber, fino a quando, nell'estate del 2015, ti sorprendi a cantare allegramente una sua canzone. Senza sapere come, ti accorgi che Justin Bieber non è così male.  

La colpa di questo sviluppo inaspettato è di un efficace cambio di stile, sempre più ricercato e curato, con il brand giusto al momento giusto e tutto ciò che serve per creare un'immagine accattivante anche per un target più adulto. Il ciuffo non c'è più e il fisico, diciamocelo, ci ricorda che Justin non è più un bambino. I suoi guai con la legge hanno alimentato il suo personaggio di cattivo ragazzo – non un buon esempio, diciamo proprio un coglione, ma per farsi pubblicità funziona sempre alla grande –, mettendolo sotto una luce non più così zuccherosa. Infine, la sua musica è cambiata: propone sonorità che possono attirare anche il consenso di un pubblico più ampio, come il singolo Where Are U Now in collaborazione vincente con Skrillex e Diplo, o il recente Sorry che, lontano dalla tipica regia dei suoi precedenti videoclip, ha forse conquistato anche gli ultimi miscredenti.  
  
Ieri sera, durante l'ultima edizione degli MTV EMA 2015, Justin Bieber ha vinto tutto il vincibile. A prescindere dai gusti musicali, ormai è inutile non voler accettare il fatto che il cantante possa piacere a molti. È inutile non voler capire perché le ragazzine – e non solo – impazziscono per lui ed è inutile giudicarlo ancora per i suoi inizi. E se ancora vi scandalizzate, vuol dire che siete vecchi, sorry.



ps Se pensate che forse mi sto innamorando di lui, vi sbagliata di grosso: sono già cotta.



Cecilia

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