lunedì 9 novembre 2015

Vi spiego come lavorano le blogger su Instagram.







































Non avrei mai pensato di dover arrivare al punto di dover spiegare, nel 2015, come funziona la moda su Instagram e come lavorano le blogger su questo social. E invece mi sbagliavo.
La causa è stata una notizia pazzesca, della scorsa settimana, che ha sconvolto le vite dell'umanità intera.
Attenzione.

L'australiana Essena O'Neill, modella e, soprattutto, instagramer di successo, ha rivelato al mondo che le sue foto sui social media sono finte. Tutti quei sorrisi, le pose, gli attimi rubati dall'iphone e, perfino, i look che indossa, tutto il fotografabile non è altro che finzione studiata a tavolino.

Cito le sue testuali parole:
"il mio allontanamento dai social media è un grido di allarme e un avvertimento rivolto a tutte le persone che mi seguono e non solo." 
 "15 anni di dieta ed esercizi estenuanti non sono degli obiettivi sani. Chiunque sia dipendente dalla fama da social media, come lo ero io, non ne è consapevole."“Pancia in dentro, posa strategica, tette spinte verso l’alto. Voglio che le ragazze più giovani sappiano che questa non è vita vera."
E ancora: 
"Non è la vita reale. L'unico motivo per il quale siamo andati in spiaggia questa mattina è stato per scattare questi bikini, perchè sono stata pagata dalll'azienda e anche perché ho un bell'aspetto in base ai correnti standard sociali."

Ovviamente non sono qui per criticare, accusare o al contrario spalleggiare e supportare questa ragazza, ma piuttosto vorrei solo fare il punto della situazione Instagram oggi.  


Ciò che davvero mi ha sconvolto non sono tanto le (ovvie?) rivelazioni della blogger, ma piuttosto la reazione del pubblico e dei media. Alcune risposte a questa storia mi sono sembrate le stesse di quando avete scoperto che nei piumini d'oca ci sono, udite udite, le piume d'oca.


NEL 2015 C'È ANCORA GENTE CHE PENSA CHE LE FOTO SU INSTAGRAM SIANO REALI?

Esisto ancora delle anime così pure come i capelli degli angeli che credono seriamente che le foto pubblicate sul social siano davvero spontanee, istantanee e naturali? Really?
Cioè, fatemi capire: ok credere che le foto delle blogger su Instagram siano veritiere, ma è da pazzi credere all'esistenza degli alieni? Mi stupirei meno che qualcuno mi dicesse che crede negli unicorni.

Non vorrei essere io a distruggere i vostri sogni di zucchero filato, ma hey! devo dirvi che tutte le fashion blogger bluffano su Instagram. 

Fonte: La Dura Verità account Instagram


Partendo dal presupposto che tutte le foto delle fashion blogger – e non solo – hanno almeno unahahah filtro, che sia di Instagram o di VSCO Cam poco importa – se non addirittura un ritocchino su Photoshop –, già questo è un primo step che allontana l'immagine dal suo attimo di realtà che ha immortalato. Ma questo è solo l'ultimo dei nostri problemi.

La modella confessa che dietro i suoi scatti si celano in realtà ore e ore di preparazione, dal make up professionale agli outfit studiati a tavolino, perfino le location non sono casuali. Tantomeno le pose e i sorrisi non sono naturali, preparati e forzati, degni di Barbara D'Urso davanti all'ennesima storia strappalacrime. 

Niente di nuovo, ordinaria amministrazione per ogni utente di Instagram. 
Ma cosa credete, che noi comuni mortali facciamo una foto ed è subito quella buona? Cosa pensate, che abbiamo il dono della perfezione di Beyoncé? Signori e signore, mi spiace deludervi, ma tutte le foto che vedete su Instagram hanno un certo livello di preparazione, che va da "Preparazione Level 1: profilo migliore e sorriso" a "Preparazione Level Max: Chiara Ferragni"
E, reggetevi forte, devo anche dirvi che prima di pubblicare una foto, ne scattiamo almeno cento prima, una più brutta dell'altra, fino a trovare quella meno orrenda da editare e rendere likabile. Pazzesco, chi l'avrebbe mai detto?




foto via snapchat: santa.cecilia

Vi faccio un esempio: avete presente quando la vostra blogger preferita pubblica la foto del buongiorno? Quella in cui dice di essersi appena svegliata, magari ancora sotto le coperte e con gli occhi sonnecchianti? Ecco, quella è già sveglia da almeno due ore e ha già la faccia ricoperta da due chili di fondotinta. SVEGLIAAA!!!111!


Altra rivelazione sconvolgente che ha smosso le anime pie della gente: l'ammettere che gli abiti non erano suoi, ma passati dalle aziende di moda che la contattavano per pubblicizzare i loro capi.

Niente di nuovo. Se nel 2015 ancora pensate che le blogger – almeno quelle di professione – indossino davvero solo quello che vogliono, come vogliono, quando vogliono e se vogliono vi sbagliate alla grande. 
Vi rivelo un piccolo segreto: c'è gente, e non solo fashion blogger, che su Instagram ci fanno i gran soldi. Avete capito bene, ci sono persone che vengono contattate e pagate per pubblicizzare alcuni prodotti, che poi fotografano e pubblicano sul loro account, facendovi credere che siano di loro proprietà e che si tratti di roba fighissima che anche voi dovete assolutamente avere – in gergo si chiamano influencer, ma non sono qui per darvi lezioni di marketing.

























Quindi, ogni volta che la vostra blogger preferita pubblica la sua new amazing bag by Pincopallino, sappiate che sta facendo pubblicità e che sta provando a vendervi un prodotto. Lo fanno più o meno tutti, perfino io lo farei se qualche brand mi passasse degli abiti, così non avrei più il problema di decidere come vestirmi perché avrei sempre un guardaroba rifornito di capi nuovi #einvece


























Infine, la modella ha confessato di essere diventata dipendente dai social media, di essere arrivata al punto di sentirsi definita dal numero di like e che tutto questo sistema di strategie e di apparenze la stava soffocando. Hey stellina, welcome to my life

Non voglio giustificare i metodi impiegati dalle aziende o dire che non si tratti di una situazione che possa avere dei risvolti anche spiacevoli, ma questo lavoro – perché ormai si tratta di un lavoro in piena regola – funziona così. 
La ragazza ha ammesso di essere stata pagata e di aver messo su un bel gruzzolo in soli due anni di attività. Ecco, pensate che ci sono blogger che manco vengono pagate, ma lo fanno solo per attirare l'attenzione dei marchi e per avere un po' di visibilità in più. 
Senza contare che ci sono anche comuni mortali, quindi non instagramer di professione che sono comunque ossessionati da Instagram e da tutto ciò che consegue essere online oggi. Eppure nessuno si sconvolge per la loro metodicità, quasi patologica, nell'aggiornare il loro profilo. 

Anch'io sono dipendente da social media, anch'io mi sento giudicata in base al numero di like che ottengono le mie foto e anch'io faccio del mio meglio per realizzare delle foto di me il più possibile apprezzabili da follower, ma nessuno mi ha mai pagata per questo.



Quindi, cosa ci ha insegnato questa storia? Proprio un cazzo. 
La modella, per quanto sconvolta e pentita delle sue azioni online, non ci ha detto niente di nuovo sul mondo dei social media, anzi ha solo confermato delle dinamiche già note a tutti. Forse, l'unico aspetto interessante di questa notizia è stato scoprire che nel 2015 ci sia ancora gente di buon cuore che crede – e, spero, credeva – nella veridicità delle blogger su Instagram. Vorrei abbracciarle tutte queste anime candide. 



Cecilia

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