martedì 8 dicembre 2015

Trascuro il mio blog, ma ho buone giustificazioni.


Sì, lo so, sono una brutta persona. Anzi, peggio, sono una cattivissima blogger. E vi chiedo scusa. 

Non aggiorno spesso il blog anche se più e più volte avevo giurato come Ambra Angiolini di fare. Il fatto è che potrei preparare dei post di sole immagini, raccolte degli instagram più carini della settimana, i servizi più cool del mese, o la tipa meglio vestita che ho visto online. Ma la verità è che 'nun me và

Non mi riesce, perdonatemi. La verità, come ormai ben sapete, è che sono una logorroica della parola scritta. E questo post ne è la prova: cioè dovevo solo farvi le mie scuse e darvi una buona scusa per la mia assenza e invece sto già scrivendo un saggio breve di 3000 battute. Forse è una malattia inguaribile, chi può dirlo.

Tornando a bomba, sto trascurando il mio blog.
Alla base del mio assenteismo si nasconde in realtà un dilemma esistenziale che mi attanaglia continuamente: meglio scrivere poco, ma post più densi e argomentati – non dico interessanti, perché sarebbe troppo –, oppure scrivere in modo più frequente, ma anche – e soprattutto – post veloci e "superficiali"? Insomma, vorreste un blog aggiornato ogni morte di Papa, ma con post ben pensati, o preferite un blog aggiornato quotidianamente anche di sole news, immagini e, perché no, outfit post? 



La storia si fa seria.

Nel mentre che ci pensiamo – e vi pregherei di rispondere anche solo per aver conferma che qualcuno mi legge –, vi promettahah… no, sono seria, vi prometto che mi impegnerò a scrivere di più. Poi non vi lamentate se vi beccate I Cinque Look Più Brutti della Santanchè o Le Mie Foto Prefe di Oggi.


Ma perché aggiorno poco il blog? Ci ho pensato a lungo e ho trovato più di una giustificazione plausibile. Eccole qui:

a) Motivazione Sociologica: Mi sto facendo una vita vera, fuori dall'Internet. Ebbene sì amici, oltre Facebook e Instagram esiste una realtà fatta di cappotti brutti e paesaggi non desaturati, che, tuttavia, sto bazzicando spesso. Sto diventando una persona matura che intrattiene delle reali interazioni sociali con delle persone in carne e ossa. Nonostante la cosa non mi dispiaccia affatto, questo toglie tempo al mio blog.

b) Motivazione Tecnologica: Sono dipendente da Snapchat. È una droga, ma, soprattutto, mi dà la possibilità di esternare subito le mie polemiche senza dover prendere il computer e organizzare un (lungo) discorso ben scritto per comunicarvelo. Prima, quando volevo polemizzare sulla Carisi, con molta calma aprivo il blog e iniziavo a vomitare fiumi di insulti contro la suddetta. Adesso, invece, mi basta prendere l'iPhone e parlare da sola per venti minuti. Capite il problema? Snapchat mi ha tolto il brivido del giornalismo, ha reso tutto più facile, ma ahimè non riesco a smettere.

c) Motivazione Noiosa: Non sono più ispirata. Sarà colpa della vecchiaia che avanza, ma non trovo più nulla che mi stimola a scrivere. Magari vedo cose interessanti di cui parlare, ma subito mi appaiono noiose o poche "ganze" e quindi mi dico ma davvero voglio scriverci un post? e allora penso che non ne valga la pena e allora ci rinuncio e così via, all'infinito. Così va la vita [cit.]. Questo è un grosso problema, ma penso che potrei iniziare a superarlo se iniziassi a pensare meno e ascrivere più post, anche meno innovativi.

d) Motivazione Seria-Esistenziale: Sto studiando. Amici, mi mancano due esami – più il tirocinio, ma è solo un dettaglio – per prendere questa merda di laurea. Se vi può interessare, adesso sto preparando Storia Contemporanea, materia in cui sono molto ferrata visto che è la terza volta che preparo questo esame con ben tre programmi diversi. Quindi, se oltre ai consigli di moda avete bisogno di un ripassino di storia, contattatemi – e sono seria, perché mi piace tantissimo parlare di queste cose, di Moda e Storia. 

e) Motivazione Figa: Da qualche mese ho iniziato a collaborare con NSS Mag, una rivista online molto figa, secondo me una delle migliori in Italia. Vado molto fiera di questa nuova occupazione e spero possa continuare ancora per un bel po'. Ma come tutte le cose belle, anche questa ha il suo rovescio della medaglia: mi prende tempo. Devo scrivere per loro un articolo d'opinione a settimana [tutti i giovedì n.d.r.] e altri su commissione, e già questo poco carico non riesco a svolgerlo come vorrei (a causa del punto d). Capite bene che il blog diventa sempre più marginale, purtroppo, sia per una questione di tempo che di idee, che adesso riverso maggiormente per il Magazine

Visto che siamo in argomento, nelle serate tristi, quando la mia mancanza si fa sentire più forte, potete leggere i miei articoli per NSS Mag. Ecco qui quelli più interessanti:



Ultimo pezzo scritto. Avrei voluto approfondire di più l'argomento, ma purtroppo non sono ancora così famosa da potermi permettere 4000 battute ad articolo. 




Articolo che forse ribadisce un concetto che ho più volte espresso: il brutto ormai è troppo moda.




Articolo sulla lingerie femminista, movimento che ho rinominato #freeperiod








La verità di tutte le verità è che sono molto disorganizzata. Insomma, mi seguite su Snapchat, vedete che vita faccio e che camera da letto ho! Ma, tra i buoni propositi per il 2016, c'è anche quello di iniziare a organizzarmi le giornate, e la vita, in modo serio e adulto, perché vado verso i 28 anni ed è un attimo che ti ritrovi a 33 anni senza sapere perché. E, nella nuova organizzazione esistenziale che mi voglio imporre, c'è anche posto per il blog.

Nel mentre, ogni volta che voglio deridere la Carisi o parlare delle dinamiche dei Like su Facebook, prima di dirlo su Snapchat conterò fino a dieci e ci scriverò un post.


Cecilia

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