venerdì 9 settembre 2016

Vorrei dire anch'io la mia su Yeezy Season 4


Attenzione, sono (forse) giunta a una conclusione sulla Yeezy Season 4 di Kanye West.
Non capisco il clamore, le critiche e lo scandalo di questa stagione, dal momento che, ancora una volta, i capi che hanno sfilato sono molto simili a quelli delle collezioni passate. È il marchio di fabbrica di Mr. West, può piacere o no, ma ormai è chiaro che questo è lo stile del suo brand Yeezy. Dunque, perché per le collezioni precedenti avete gridato al miracolo, mentre oggi siete tutti pronti a dire che Kanye West è un cane e la sua Yeezy Season 4 fa cagare? Come è possibile passare dalle stelle alle stalle dei cavalli di Ralph Lauren in meno di sei mesi e con, diciamolo dai, gli stessi abiti? Ve lo dico io: lo show.


Quello che ha sempre salvato Kanye West dal fallimento definitivo nel mondo della moda è la spettacolarità delle sue sfilate. Mi spiego: non voglio togliere niete ai capi, alcuni dei quali molto interessanti e in linea con la visione della moda che il rapper ha – e che più volte ha spiegato e spiegato e spiegato su Twitter –, e non nascondo che quegli stilavaletti pitonati, seppur col tacco rotto, io me li comprerei volentieri. Però ammettiamolo, si tratta di collezioni che lasciano il tempo che trovano. Sportwear minimal-chic, palette di colori essenziale e silhouettes basic ogni volta riproposti con qualche dettagli diverso, ma si tratta sempre della solita minestra riscaldata.
E piace molto, questa minestra riscaldata. Fosse semplicemente firmata Adidas passerebbe come un lookbook qualunque di stagione presentato su Highsnobiety e Dazed & Confused, per poi essere dimenticato dopo una settimana. La storia però è diversa perché c'è di mezzo un pezzo grosso come Kanye West e i suoi show.

La Yeezy Season 3 è stata l'apoteosi del potere mediatico-comunicativo di West. Una sfilata trasformata in uno show colossale, tra concerto rapper e performance artistica – con lo zampino dell'artista Vanessa Beecroft, sottili note di denuncia sociale e black power support, e la presenza di volti notissimi in passerella come la modella Naomi Campbell.























Insomma, uno spettacolo che ha reso tutti felici e soddisfatti. E gli abiti? Qualcuno se li ricorda? Tu? Io no, e voi? Bingo, gli abiti sono secondari nel fantastico mondo di Kanye West. Un arma a doppio taglio, però, come ha dimostrato la Yeezy Season 4, appunto. E qui torniamo al discorso iniziale.




La Yeezy Season 4 non vi ha fatto cagare per la collezione, ma per il suo show. La sfilata è stato un disastro: il caldo torrido ha letteralmente atterrato le modelle, molte delle quali si sono sedute a terra del Roosevelt Island –, altre invece barcollavano – colpa delle scarpe difettose e dei tacchi che si sono rotti proprio durante la sfilata. Dunque, un vero disastro (vedere i video su Youtube per credere).

Ammetto che per un attimo ho pensato che fosse tutta una messa in scena orchestrata a tavolino. Insomma, un perfezionista come Kanye West che non calcola il caldo micidiale di New York? Modelle che si permettono di stendersi a terra, levarsi le scarpe e, perfino, passarsi bottiglie d'acqua fresca proprio sotto il naso del capo? Mhm, la cosa mi è puzzata. Però, tralasciando le mie teorie da complottista e accettando come vero tutto quello che è successo, la sfilata è stata un fiasco clamoroso.





E gli abiti? Cathy Horyn ha detto che le modelle sembravano dei preservativi giganti. A me sembravano solo delle copie delle collezioni passate, con la differenza degli stivali alti e maxi shearling come vuole il trend del momento. Ma quello che conta è lo show, ancora. La sfilata è stata un fallimento, di conseguenza anche la collezione lo è. Perché ormai non si distingue più tra sfilata e spettacolo, tra stilista e rapper di successo – in questo caso Kanye West –, è un unico calderone, e se la cornice non riesce a valorizzare il contenuto, bèh, ecco che l'opera d'arte ben confezionata in ogni dettaglio crolla. Il problema non è la Yeezy Season 4 che fa cagare, ma che il fumo si è diradato e ha svelato un arrosto piccolo piccolo, anche un po' bruciacchiato. È sempre stato così, ma la differenza sta nel fatto che le scorse tre volte eravate troppo occupati ad ammirare il fumo.



A me, personalmente, la Yeezy Season 4 non dispiace, come non mi dispiacevano le precedenti. Non ho urlato al miracolo, ma non ho nemmeno sputato su Kanye West, l'ho presa per quello che era, una collaborazione tra un colosso dello sportwear e un rapper con le manie di protagonismo che fa bene il suo lavoro. Questa volta, però, un po' meno, ma anche i più grandi geni una volta possono sbagliare.

Purtroppo però, come dicevo, non si può più scindere tra abiti e show. È questo il problema, caro West.


Cecilia

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