lunedì 14 novembre 2016

365 giorni di amazing outfits troppomoda


Mi hanno fatto notare che una Fashion Blogger, di norma, dovrebbe postare foto dei suoi outfits. Ora, su quanto io sia catalogabile come Fashion Blogger, potremmo parlarne per ore. Su quanto io sia credibile come Fashion Blogger, nutro seri dubbi. 
Tuttavia, ho un blog e, di tanto in tanto, mi diletto a scrivere cose che spesso riguardano il fantastico mondo glitterato della moda. 

Dunque, sono una Fashion Blogger. E, fino a prova contraria, tutti quelli che mi fanno notare che hey, dovresti mettere qualche foto di come ti vesti sul tuo blog non hanno tutti i torti.

Perché non faccio mai i cosiddetti outfits post?

Semplice: mi vesto un po' di merda. O meglio: non credo di avere uno stile degno di nota o meritevole di attenzioni sul Web. Ho pochi abiti, molti dei quali risalgono ai ruggenti primi anni di università che vorrei dimenticare di aver comprato, molti altri sono di Zara e la maggior parte sono acquisti da pochi euro ai mercatini dell'usato. In poche parole: mi vesto sempre uguale.

Ho altisonanti marche da sfoggiare?

Ovviamente no. A parte capi di Dolce&Gabbana, Yves Saint Laurent e Max Mara trovati casualmente in qualche banco vintage del mercato, nel mio guardaroba non spiccano felpe Vetements o scarpe Céline – ma non sono una umile ribelle controtendenza che vuole fare la pecora fuori dal gregge, no, sono solo povera. 

Chi mi fa le foto?

Non conosco nessun fotografo professionista – e, francamente, frega'ncazzo di avere delle foto in alta risoluzione scattate con una Nikon digitale – e non ho un fidanzato da schiavizzare. Perché vi sto dicendo questo? Perché volevo cogliere l'occasione per ringraziare amiche e, soprattutto, coinquiline pazienti che si prestano "spontaneamente" per fotografarmi. Grazie, quando sarà ricca e famosissima vi ringrazierò a dovere. 

Detto questo, potremmo partire – mamma che emozione, che ansia da prestazione – con le foto dei miei #amaaaazing #troppomoda looks. Ma, visto che non carico una mia foto in questa sede da, boh, secoli credo, mi pare giusto fare una giga-raccolta unica di tutti i miei outfits che vi siete persi negli ultimi dodici mesi – che si trovano sul mio Instagram, ve lo dico così, a titolo informativo.

Basta chiacchierare, ecco le foto.


Ottobre. Fare brutto in biblioteca


felpa: vintage; Jeans skinny nero: H&M; Stivali neri in pelle: boh, comprati in un negozio del mio paese; Voglia di studiare in biblioteca: poca.




Novembre. Fare brutto nei camerini.


Beanie: comprato dalla mamma; Felpa: Fruit of the Loom; Gonna in pelle nera: vintage; Sneakers: Nike; Cappotto in ecopelliccia: Zara Kids.



Marzo. Vorrei vivere in un film di Wes Craven. No, wait.


Maglione bianco: qualche banco dell'usato a caso; Blue Jeans: second-hand Dolce&Gabbana; Sneakers: Nike; Bellissssima carta da parati alle mie spalle: Pollaz.




Aprile. Finché vedo tutto viola rosa.


Maglia nera trasparente: vintage; Pantalone in cotone: Zara; Scarpe: un banco a caso del mercato; Giacca militare: vintage; Free drinks: saved my life.




Aprile. Feeling like Anna Wintour at Yeezy Season 3 show.


Bomber in seta: un colpo di fortuna a un banco dell'usato; Maglia a collo alto: bòh; Gonna nera: sempre banco dell'usato; Sneakers: Nike; Borsa: Furla "presa in prestito" da ormai sei anni dalla zia.




Aprile. Coachella.


Top: Onyx; Jeans skinny: sempre quello di H&M; Giacca di jeans: vintage.




Maggio. Quando mi chiedete cosa ne penso delle penne lisce.


Camicia bianca in seta: vintage; Gonna cotone: banchi dell'usato e fuori taglia; Borsa: la solita di Furla [vedi sopra]; Faccia imbarazzata dalla gente: molto spesso.




Giugno. Vuol dire che ho fatto schifo la sera prima.


Minidress nero: Zara; Giacca sportiva: Adidas; Sneakers: Nike; Stavo bene: non molto.




Giugno. Gobba.


Maglia a righe: trovata su Donna Moderna quindici anni fa giuro basta non la posso più vedere regalatemene una nuova per favore; Jeans: sempre quello di Dolce&Gabbana [vedi sopra]; Ballerine: distrutte, di H&M.




Giugno. Bellissima opera d'arte con quadro alle spalle.


Abito grigio di cui mi pento: Benetton; T-shirt bianca: boh; Casa molto figa: amica.




Luglio. If you can't have it, you can copiarlo.


T-shirt wannabe-Thrasher: DIY; Hot pants: DIY; Bandana: trovata in un cassetto di casa.




Agosto. "Mamma, mi scatti una foto?"


Maglia a righe: Viviana Mori; Hot pants: [vedi sopra]; Sneakers: Nike.




Agosto. I'm still, I'm still Cecilia from the block.


Maglia fake-Gucci: usato; Shorts: DIY; Favolose ciabattine rosse in spugna da nonna: orgogliosamente del mercato; Capelli di merda: molto spesso.




Settembre. Acting like you're on Festival del Cinema di Venezia red carpet.


Maxi camicia dress-like a right: vintage della mamma; Sneakers: Nike




Ottobre. Il sabato sera puzza di cibo cinese.


Dolcevita in lana: usato; Jeans: usato + customizzato da me; Sneakers: Nike; Location: Chinatown.




Ottobre. #SquadGoal


Felpa: Oysho; Gonna in finto cavallino: Zara; Stivali bellissimi che non ho comprato porca troia: Primark; Vecchietta che mi faceva un sacco di complimenti: bellissima.




Ottobre. Coccodrillo verde cucito sul petto, bbrrrrraah.


T-Shirt: Spalato Wyale; Hot pants in spugna; Adidas vintage; Cerchietto: miao.



Novembre. Posing like a random It girls from Grazia.it


Maglia rosa: usato; Boyfriend jeans: del fratello quando era ragazzino; Bomber-kimono: Kenzo X H&M – che non ho comprato.




Novembre. Thank you, Zara, for dressing me up like a chic bitch.


Maglia rosa: [vedi sopra]; Gonna effetto vernice; Zara; Stivali: Zara – gli ultimi due capi non sono stati acquistati dalla sottoscritta perché è una cogliona.



Novembre. Posing in my fav place in Bologna:bagni del Covo.


T-Shirt bianca: Spalato Wyale [vedi sopra]; Jeans: usato+ customizzato [vedi sopra]; Stivali neri in pelle: quelli di prima, comprati in un negozio a caso; Orecchini pacchiani: banco dei paki al mercato.



Conclusioni:

–  Perché non facciamo tornare di moda la Fruit of the Loom?
– Mi piacciono molto le scarpe della Nike, così, nel caso ci fosse qualcuno in ascolto che volesse regalarmene un paio.
– Sono una cogliona che non acquista e poi se ne pente.
– È una fortuna che io non abbia molto cash, altrimenti comprerei una sacco di cose orrende.
– Vado molto fiera del mio top della Onyx.
– Se qualcuno volesse regalarmi degli stivali a metà coscia, non sia timido e si faccia avanti.
– Se qualcuno volesse regalarmi dei vestiti, non abbia paura, mi contatti. 
– Forse, dopo anni di tentativi, ho finalmente trovato la mia "espressione da foto".



Cecilia 
SalvaSalva

2 commenti:

  1. Divertente, mi sono divertita tanto a leggerti -in questo è in altri post, ti ho trovato grazie al post su snapchat-. Anch'io non acquisto e poi me ne pento... e a volte quando mi prende il guizzo di comprare una cosa senza pensarci troppo perché "massi si vive una sola volta, e falla nà stron*ata ogni tanto"... mi pento uguale, quindi non so' come uscirne!

    the smell of friday ☕

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    Risposte
    1. Ciao! Ma grazie! Ahahah ti capisco anche in questo! Ho delle cose nell'armadio che meriterebbero un post a parte da quanto sono imbarazzanti :)

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