Scontato, ma doveroso post sul tormentone più virale del momento: #IceBucketChallenge.
Come sempre, il mio tempismo nel parlare di un argomento di attualità mi contraddistingue dalla massa, e anche questa volta eccomi a scrivere sull'#IceBucketChallenge dopo la banda, dopo perfino la Colonna di Destra di Repubblica.
Per quei pochi, pochissimi che non sanno ancora di cosa si tratti questo fenomeno mediatico globale – e che evidentemente vivono su Marte – ecco un piccolo aggiornamento:
Ice Bucket Challenge è un'iniziativa benefica volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla SLA – Sclerosi Laterale Amiotrofica – e, soprattutto, a raccogliere fondi per la ricerca contro questa malattia.
La sfida consiste nel gettarsi, o farsi gettare, una bella secchiate d'acqua ghiacciata e poi nominare tre coraggiosi che dovranno fare altrettanto. E così via. Ma non solo: dopo il giochino, le regole prevedono di fare una donazione a un'associazione benefica del settore.
Quindi dopo aver fatto la doccia gelida, prima di postare il video della prova di coraggio su Facebook, correte a versare quel che potete QUI.
Perché proprio una secchiata d'acqua ghiacciata? È la metafora della malattia: l'acqua gelida ti paralizza, blocca (per un attimo) il sistema nervoso, proprio come la SLA.
Questa iniziativa è nata nel 2012 circa, ma solo questa estate è esplosa a livello mondiale, coinvolgendo soprattutto una miriade di celebs: da Mark Zuckerberg a Bill Gates, da Justin Bieber a Leonardo di Caprio, David Lynch, Matt Damon – che ha utilizzato l'acqua del cesso – e perfino Homer Simpson ha accettato il guanto della sfida.
Anche in Italia è esplosa la mania benefica: tra le tante da citare, quella di Santa Maria de Filippi e quella di Gianni Sperti.
Poteva il mondo della moda restare insensibile dinanzi a questo trend di stagione? Ovviamente no. Moltissimi nomi griffati, sprezzanti del pericolo di piega dei capelli rovinati e trucco colato, si sono cimentati nell'Ice Bucket Challenge.
Visto che, fino a prova contraria, questo si tratta ancora di un blog, più o meno, di moda, ecco a voi gli Ice Bucket Challenge del mondo patinato.
Anna Wintour, direttrice di Vogue USA, ha coinvolto tutta la famiglia per una bella secchiata gelida di gruppo. Ma senza togliersi gli occhiali scuri, of course.
Quella di Gisele Bundchen è per tutti i lettori maschi che mi leggono.
Stella McCartney accompagnata da Chris Martin – sì, quel Chris Martin –.
Se inizialmente la stilista inglese aveva rifiutato di prendere parte all'iniziativa, è stata necessaria la spinta dell'amico musicista – a sua volta nominato dall'ex moglie Gwyneth Paltrow – per farle cambiare idea.
Victoria Beckham in total look nero, che sembra essere una brutta tuta da palestra, ma sempre perfetta, anche in attesa di simile esecuzione – inferta dal marito e dalla prole. Da grande voglio essere come te, Vicki.
Tom Ford ha accettato la sfida lanciatagli da Victoria Beckham e ha fatto la sua doccia ghiacciata. Ad aiutarlo c'erano suo marito, un rolex al polso e la location del suo ranch in Texas. E una posa degna da cartellone pubblicitario.
Attendiamo i nominati Hedi Slimane e Nicolas Ghesquière.
Mario Testino già pietrificato ancor prima di ricevere la secchiata d'acqua.
Naomi Campbell ha colto l'occasione per ricordare al mondo intero quanto sia figa, accettando la sfida in bikini, a largo di un mare calmo al tramonto. Grazie Naomi, simpatica come una figa di legno su Instagram.
Jean Paul Gaultier si fa "docciare" da un pacco in slippino color ciano non identificato. Prova scorretta, ma, vista la simpatia dello stilista, l'accettiamo comunque.
Anche i fashion blogger italiani non si sono tirati indietro per la sfida.
Chiara Ferragni di The Blonde Salad ha messo a repentaglio la sua messa in piega perfetta per questa buona causa.
Anna dello Russo sei stata nominata: ti aspettiamo.
Ed ecco anche Mariano di Vaio, indossatore, life lover, bla bla… blogger di MDV Style.
Ultimo, ma non meno importante, il video del Ice Bucket Challenge che ha vinto – almeno fino ad ora – su tutti.
Solo lei, già Regina della Moda italiana, poteva accaparrarsi simile onore e vanto. Signori avete capito bene, sto parlando della grande Donatella Versace.
Aveva il premio tra le mani già all'inizio del video, che si apre con due modelli a torso nudo in un giardino dall'atmosfera esotica.
E poi arriva lei, di candido bianco vestita, con i suoi lunghissimi capelli biondi platinati col cloro. Si siede sul trono, parla, o meglio smascella, ci regala una perla di saggezza che non dimenticheremo facilmente – "I'm not just here to ruin my make up" scritto su tutti i muri d'Italia – e poi No…Aspetta e splaaassh.
È un sogno, è magia allo stato glitter e botox, è il video in cui vorrei vivere per il resto della mia vita.
Donatella ti voglio bene.
Attendiamo con trepidazione Franca Sozzani e Stefano Gabbana, nominati ma ancora latitanti. E, prima di chiunque altro, voglio vedere Lui: Robertone Cavalli palesati.
Cecilia
Scherzi a parte, credo che l'iniziativa, per quanto possa sembrare stupida e portatrice di polemiche, sia un ottimo modo per sensibilizzare le persone su una malattia come la Sla. E se è necessario far ridere la gente per avere la loro attenzione e, soprattutto, il loro aiuto, bhè, non ci vedo niente di male. L'importante è parlarne, che l'indifferenza è cento, mille volte peggio di una doccia ghiacciata.
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