giovedì 25 settembre 2014

Le 10 collezioni della #MFWSS15 che ogni donna merita di indossare



Per nostra fortuna o sfortuna, la Milano Fashion Week si è conclusa.

Inutile piangere, è tempo di rimettere nell'armadio la borsa dalle sembianze di cane con cui tanto vi piaceva farvi fotografare. È giunto il momento di tornare a cose ben più serie del farsi paparazzare sui binari del tram, come fare shopping online o stalkerare le nostre nemiche su Facebook.
Ma è anche il momento di gioire: ma più fighe da paura alte due metri in metro che vi ammazzano l'autostima, facendovi sentire come un rutto di Madre Natura.
Basta, è tutto finito – carezze –, il peggio è passato, potete tornare a scorrazzare liberamente per Milano senza la paura di questi incontri del terzo tipo.

Insomma, nel bene o nel male, la Milano Fashion Week è finita.




E, diciamolo, anche un po' in sordina. 
In punta di piedi se n'è andata così com'è venuta, nessun evento da ricordare, nessuna sfilata che ci ha fatto gridare al miracolo, nessuna polemica o elogi, niente di niente.
Nemmeno la collezione di Jeremy Scott per Moschino ispirata alla Barbie ha suscitato quel clamoroso chiacchiericcio che tanto prometteva.

Anche Miuccia Prada, colei che sempre fa parlar di sè, non ha brillato dall'alto del Duomo come suo solito. Una collezione passabile, dall'atmosfera austera e rigorosa, dove fanno da padroni i capispalla e le lunghezze long; protagonisti indiscussi il legno, il broccato, il cotone e il cuoio, materiali grezzi e poveri che, come dice Miuccia, devono essere riscattati della loro importanza. 
Un tuffo nel passato e nelle antiche tradizioni che bla bla bla… insomma Miuccia mi hai ricordato che c'è la crisi, che siamo poveri e che dobbiamo quindi rivalutare i vecchi valori – qui estetici – del nostro passato. 
Grazie, adesso mi sento meglio. E io che volevo solo sognare ad occhi aperti guardando i tuoi abiti.




E che facciamo quindi? Ci buttiamo la merda addosso? Ci tiriamo la zappa sui piedi? No, vediamo il bicchiere mezzo pieno. 

Della Milano Fashion Week di questo Settembre vanno di sicuro menzionati e premiati i nomi emergenti, i talenti meno nomi – almeno per adesso – e gli stilisti che hanno contribuito a realizzare del bello, bello in modo assurdo

Abiti che fanno girare la testa e che tengo alto il nome della Moda italiana, as usual, perché, si sa, gli stilisti italiani non hanno niente da invidiare a quelli stranieri e ne è la prova la new wave di talenti Made in Italy, troppo spesso abbandonati nel sottobosco, che sembrano non farci rimpiangere le grandi, storiche maison.

Filosofia spicciola a parte, torniamo alle cose serie: i vestiti. 
Dove eravamo rimasti… ah sì, abiti da capogiro che portano l'italianità nel mondo e che noi, donne hey! italiane, dovremmo avere nel nostro armadio.

NOI MERITIAMO DI INDOSSARE L'ITALIANITÀ.

IN QUANTO DONNE ITALIANE, È UN NOSTRO DIRITTO POSSEDERE ALMENO UN FAZZOLETTO DI DOLCE&GABBANA.
NOI MERITIAMO DI ESSERE VESTITE DA ALESSANDRO DELL'ACQUA.
COME FACCIAMO A SENTIRCI ITALIANE SE NON ABBIAMO NEMMENO UN PAIO DI MISERE SCARPE PRADA SOTTO AL LETTO?! 

QUESTA È L'ITALIA!11!!1


Detto questo, credo fermamente che ognuna di noi abbia il diritto di vestirsi da figa cosmica con abiti belli come Dio comanda. Altro che 80 euro in più al mese, dateci un capo Valentino ogni sei mesi.


Per farla breve, ecco a voi 


LE 10 COLLEZIONI DELLA #MFWSS15 CHE OGNI DONNA MERITA DI INDOSSARE
secondo me


#10 IL NUDE LOOK DI PORTS 1961



Ogni donna dovrebbe avere nel suo guardaroba un impalpabile completo color cipria o un dolcevita nude look. Quella sensualità sofisticata che abbiamo il diritto di indossare quando ci pare e se ci pare. Un crimine contro l'umanità privare una donna di capi che possano esprimere al massimo la sua femminilità.



#9 UNA QUALUNQUE COSA A CASO DI Nº21


In un mondo civile, ogni donna dovrebbe possedere almeno un capo firmato da Alessandro dell'Acqua. Questa non è la sua collezione migliore, ok, ma secondo me come veste lui le donne, pochi altri ci riescono. E quindi noi meritiamo Nº21.



#8 LE FRANGE DI MARCO DE VINCENZO

Io a Marco de Vincenzo voglio bene dal 2011. Ho sempre adorato il suo stile, le sue geometrie, le silhouettes lineari e la sua modernità classicista. 
Questa stagione ha realizzato dei capi-armatura e ha aggiunto delle frange. Tante frange, cappotti di frange dorate, gonne di frange, frange brillanti che si illuminano ad ogni passo. 
Fate un'opera di bene e regalate tutto questo a ogni donna che conoscete.



#7 IL BIANCO DI GABRIELE COLANGELO
   
Se indossassi questo puro, candito, pulito, etereo, optical bianco mi sentirei in pace con l'universo. Perché volete negare a una donna la possibilità di essere in totale armonica cosmica con la Natura? Noi meritiamo tutto questo. 



#6 I CAPISPALLA DI TRUSSARDI


 Non ho mai preso troppo in considerazione Trussardi, ma da un anno a questa parte il marchio ha attirato le mie attenzioni. L'ultima collezione di Gaia Trussardi è impeccabile: adoro la palette dei colori, il gioco di proporzioni e il mix di maschile-femminile non scontato. Ma i capispalla hanno letteralmente fatto breccia nel mio cuore. Complici i tessuti importanti: pelle, suede, coccodrillo, rettile e pelle di struzzo.

Non ci meritiamo almeno un capo di tutto questo?



#5 I RICAMI DI FRANCESCO SCOGNAMIGLIO

Forse non indosseremmo mai questi abiti anche se fossero nel nostro armadio, ma ognuna di noi ha bisogno di una buona dose di ricami dall'effetto pizzo impreziositi da cristalli. Chi lo sa, magari ci viene un colpo di testa e ci vestiamo così per andare alla Coop.
Francesco io tvb da sempre, vesti me invece di Emma Marrone! Mi accontento anche solo delle culottes. 



#4 I COSTUMI DI ANDREA INCONTRI

Andrea Incontri è un uno dei nuovi talenti che da un anno (?) ad oggi si è fatto conoscere al grande pubblico e apprezzare dalla critica. Fatto che non mi stupisce, vista la sua bravura. E l'ultima collezione ne è la prova. Ma visto che andiamo verso l'Estate 2015 – tra poco è Natale e questo vuol dire Prova Costume –, mi sembra giusto far notare che noi fashioniste accanite abbiamo un disperato, nonché giustificato bisogno dei due capi beachwear dello stilista. Cosa pretendete, che andiamo al mare col solito bikini di Calzedonia?



#3 I PANTALONI DI ICEBERG


Shorts o lunghi, i pantaloni Iceberg sembrano perfetti, slim, una seconda pelle (nel vero senso della parola il modello lungo in neoprene). Un buon pantalone è un capo che non può, non deve mancare nel guardaroba di una donna, e questi, con la loro sporty-chic attitude da globetrotter che vive la contemporaneità urbana e bla bla bla… sembrano essere perfetti per noi.




#2 GLI ACCESSORI DI ANTEPRIMA


Mi piacciono molto gli accessori di Anteprima: dai sandali con doppia fascia e fibbia con plateau, alle mini bag a soffietto, senza dimenticare le sottili cinture. Tutto in pelle e rigorosamente minimal.
Non possono mancare accessori così nel nostro guardaroba.  

NB attenzione trend della prossima stagione sembra proprio essere il ritorno delle cinture strette in vita, segnatelo sulla Moleskine.




#2bis GLI ABITI DI ANGELOS BRATIS

Lo stilista greco, italiano d'adozione ha calamitato le attenzioni di tutto il pubblico su di sé. Il suo show, presentato presso il Teatro Armani, è stato uno dei più acclamati di questa Fashion Week milanese. 
Vien da sè che anche noi abbiamo il diritto di beneficiare della bellezza realizzata da Bratis. Lunghi abiti e minidress in cady, in crepe de Chine e in twill di seta, nati da meticolose lavorazioni di drappeggi e sovrapposizioni di tessuti, sembrano essere perfetti per giovani donne sofisticate con uno spiccato gusto per la qualità come noi. Dite la verità, non vorreste quell'abito rosa per il matrimonio della vostra amica a cui siete state invitate? Eh?




#1 IL TUTTO DI JIL SANDER

Rodolfo Paglialunga regalaci tutto, grazie.
Non credete di aver bisogno di quei morbidosi maglioncini girocollo? E quelle gonne in pelle non sarebbero perfette con la nuova camicia in seta che avete comprato ieri nel negozio vintage di fiducia? E che dire delle cinture? Proprio quelle che cercavate da anni! 
Io sento di meritare tutto questo. 



Il mondo sarebbe un posto migliore se ogni donna potesse avere qualunque capo a suo piacimento, sappiatelo.




Cecilia

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