martedì 3 maggio 2016

Met Gala: Fashion in the Age of Sbrilluccichio

Met Gala 2015


Mi ero preparata un'introduzione per questo post, in cui vi spiegavo cos'è il Metropolitan Museum of Atrt di New York, cos'è il Met Gala e perché ci interessa così tanto. Poi mi sono fermata, ho fissato lo schermo per qualche secondo e ho pensato: "hey Cecilia, ma chi cazzo se ne frega?".

Bèh sì, perché suppongo che tutti voi sappiate bene di cosa stiamo parlando, a meno che non abbiate vissuto in una caverna isolati dal mondo negli ultimi dieci anni. Inoltre, non sono la prima – e nemmeno l'ultima – che scrive un post sul Met Gala. Ma anche chi se ne frega, no?

Qui, che vi interessi oppure no, ecco le mie opinioni sul red carpet del Met Gala 2016





Vi basti sapere che il tema di quest'anno è "MANUS x MACHINA: Fashion in the Age of Technology" e che sì, anche questa volta, non tutti hanno azzeccato il dress code. Come quando il primo anno di università organizzavi feste a tema Anni Ottanta e puntualmente c'è l'invitato fricchettone che non ha voluto abbassarsi a simile sciocchezza e bla bla bla… 

Ma andiamo avanti. Dicevamo che non tutti hanno azzeccato il tema, ma, soprattutto, non tutti hanno proprio capito come ci si deve vestire per una serata mondana di questo tipo. Ma ci arriviamo con calma. Ultimo appunto da fare: per guardare tutte le foto del red carpet ho rischiato di diventare cieca per colpa di tutti quegli abiti sbrilluccicosi e diamanti brillanti. Quindi, attenzione, mettetevi gli occhiali da sole.

Per ovvi motivi di tempo e spazio (e voglia) non riesco a commentare tutti i looks, ma vi assicuro che i migliori e, soprattutto, i peggiori non mi sono sfuggiti.

Alcuni pensieri in libertà prima di iniziare:
  • Noto con piacere che il trend Sembrare Vecchia che avevo individuato durante i Grammy Awards 2016 sta continuando la sua ascesa tra le celebs. 
  • Più che Moda e Tecnologia, il tema sembra essere stato Diamanti, Bling Bling e Capelli Sporchi. Secondo me, il problema è che molti hanno interpretato il dress code in chiave cyber-punk, tecnico-industriale, piuttosto che tecnologie digitali – quello che era veramente il focus della serata, azzeccato solo da Claire Danes. Altre, invece, si sono cosparse di tessuto laminato e diamantini, senza aver letto l'invito evidentemente. 
  • Sembrare annoiate is the new black.
  • Kylie Jenner basta, dai, vi prego, non la reggo.
Adesso possiamo iniziare.


LE OK SIETE FIGHE, CHE BARBA CHE NOIA.






 Amiche, ok siete fighe, siete belle, siete fotomodelle, ma dai cazzo, potete fare di più. Avete delle  personal stylist? Usatele. Un po' più di impegno la prossima volta, non basta un fisico statuario, lo spacco profondo, un bustier rigido e due diamantini, no, troppo facile. E provate almeno a far finta di divertirvi. E poi, rega, io Kylie Jenner non la reggo, è la copia giovane di Kim Kardashian e mi fa una gran pena perché secondo me è complessata dal successo delle sorelle e allora è ricorsa a ogni mezzo per arrivare al loro livello. Brava Kylie, adesso sei figa, ma fai tristezza. E, ultima cosa, Hailey Baldwin dai cazzo no, e non lo dico perché ti scopi Justin Bieber, no, lo dico con   senso critico, oggettivo e razionale. Potevi fare meglio, scusa, niente di personale. E, ultimissima cosa, giuro, io approvo la giacca-armatura di Zayn Malik. Bravo!



LE VOGLIO SEMBRARE VECCHIA – O BRUTTA.





Qui secondo me c'è stato un problema di dettagli, partendo dall'ombretto – e dai capelli – di Beyoncé al collo alto di Saoirse Ronan. Hailee Steinfeld sembra vecchia, Kristen Steward sembra una milf tossica degli anni Ottanta e Kerry Washington con quei capelli sembra uscita da una puntata di Streghe. E le Olsen, vabbè, sembrano vecchie come sempre.



LE OK, MA.




Non sono andate fuori tema, però non hanno superato il mio rigido giudizio.
L'abito – di Alexander Wang – di Amy Schumer mi piace, ma quella borsa a secchiello con borchie non passa la prova red carpet. Katie Holmes in Zac Posen mi piace molto, ma sembra che stia male, cadaverica quasi, sciupata in viso e i capelli lunghi non le donano. Almeno poteva raccoglierli in uno chignon.
La sorella "meno famosa" di Cara Delevingne mi piace molto, ma sembra uscita da un'edizione del Coachella degli anni Venti del '900. E non mi sembra a suo agio in questo look. Amber Valletta quell'abito – di H&M! – non ti rende giustizia, ti ammazza le gambe, credimi. Taylor mi piace molto dalla vita in sù. Minidress per una serata di gala no e i gladiators non convincono. Kim Kardashian perfetta, make-up tocco azzeccato per il tema però dai oh, vestita sempre uguale: busto rigido, spacco profondo e curve in evidenza. Se ti mettevi i leggings neri e la pelliccia era uguale.



LE NOI NON SEGUIAMO IL DRESSCODE










Che poi sono alcune delle mie preferite. Però, peccato per loro, non hanno azzeccato il dresscode. Amiche, ripeto, non bastavano uno dettaglio cut-out, qualche sbrilluccchio o lo spacco inguinale per superare la prova, bisogna impegnarsi di più per il Met Gala, sennò potrei andarci anch'io. 

Chi più – Léa Seydoux, Blake Lively, Emma Watson – e chi meno – Emma Roberts, Egyness Deyn e Adriana Lima , queste fuori dal coro potevano vincere a mani bassissime, se solo non ci fosse stato un tema per la serata. Ah, bella anche Lorde, però sorridi tesoro, non sei a un funerale. 



LE NO, TE PREGO.






Partendo da Madonna e dal suo culo, fino al total look Louis Vuitton di Alicia Vikander – è la stessa che era vestita malissimo agli Oscar, ma cazzo gliene frega a lei, ha 27 anni, ha vinto un Oscar e sta con Micheal Fassbender –, passando per Selena Gomez che cioè, amo, solo ieri l'altro dicevo che ti stavo rivalutando, e per il pantalone pinocchietto, ripeto, pinocchietto di Sarah Jessica Parker, un solo grido si espande: VE PREGO NO. Koe Kravitz la premio per aver giocato con tema e aver osato qualcosa di diverso dalle altre mille "abito lungo attillato-spacco inguinale-scollo profondo-diamanti", ma nel complesso per me è no, sorry. 




LE PROMOSSE







Come dice sempre una mia blogger preferita nelle sue pagelle dei red carpet: "hanno fatto i compiti".
Forse non vincono per originalità e anche loro hanno commesso degli sbagli – a Tavi concedo l'abito corto solo perché è lei –, ma hanno preso il massimo dei voti. Rita Ora non è la mia preferita, ma ha azzeccato il dress code, mentre Anna Wintour è Anna Wintour, cosa le puoi dire? Anche se cioè Anna ma il dress code, almeno tu, potevi azzeccarlo, ma ok.  Lady Gaga ha seguito il tema e rimasta fedele al suo stile, anzi ha forse rispolverato il suo vecchio look. Kate Bosworth avrebbe potuto essere nell'Olimpo delle top, ma è un po' fuori dres code, mentre FKA Twigs poteva fare di più e, se non fosse per gli accessori e gli harness non si troverebbe in questa categoria. Bellissimo il Proenza Schouler di Brie Larson, a un pelo dal podio. Mentre l'acconciatura di Lupita Nyong'o mi fa impazzire – in positivo. 



LE MIE PREFE







Chi l'avrebbe mai detto che tra le mie preferite sarebbe apparsa lei, Katy Perry? Ebbene sì, tutto è possibile al Met Gala. Lei mai piaciuta, nemmeno musicalmente, tanto meno nel look, ma questa volta azzecca il dress code, osa, gioca col tema e vince. E poi sceglie Prada, meglio di Moschino per quel Jeremy Scott. Le altre bèh, che dire, perfette: Alexa Chung impeccabile, Solange Knowles coraggiosa e ironica – e diversa da tutte le altre! – e poi l'abito tecnologico – FINALMENTE QUALCUNO CHE HA LETTO L'INVITO E NON SI È LIMITATO A QUALCHE SBRILLUCCICHIO – di Zac Posen che si illumina indossato da Claire Danes.



E gli uomini? Una gran noia, tutti in completo scuro, a parte Nick Jonas che sceglie una giacca blu laminata di Topman, Jared Leto in total white con bastone molto dandy e poi lui, Kanye West, in giacca incastonata di diamanti – mavvà? –, jeans strappati – anche no, dai – e, soprattuto, lenti a contatto algide. E, confesso, secondo me ha vinto lui.



Se volete tutti i credits, li trovate qui. Io ho troppo sonno – sono le 2 di notte – per scriverli tutti, scusate.



AGGIORNAMENTO:
Visto che Emma Watson ha spiegato che il suo abito è stato interamente realizzato con bottiglie di plastica riciclate, credo proprio che si meriti di salire in classifica a pari merito con  Claire Danes. Brava!


Cecilia

2 commenti:

  1. E' la prima volta che commento un qualsiasi blog ed è il primo commento a questo post, giornata di record questa. Comunque almeno Emma Watson ha poi spiegato che il suo vestito è stato fatto interamente con bottiglie di plastica riciclate. Direi di onorare il merito e spostarla di categoria!

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    Risposte
    1. Siiiii hai ragione! L'ho letto dopo aver scritto il post :(
      Ahah onorata di aver contribuito al tuo record!

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