lunedì 30 marzo 2015

Io e Leandra Medine abbiamo la stessa età. E non l'ho presa bene.




Ho scoperto che Leandra Medine ha la mia stessa età e adesso ho voglia di piangere.

Come me, anche lei è una classe 1988 e, soprattutto, come me è una fashion blogger.
Identiche quindi, due anime spirituali gemelle, con gli stessi interessi, la stessa ironia dirompente,  la stessa lingua tagliente, stessa bellezza non convenzionale incompresa e lo stesso talento innato per la scrittura.

Siete d'accordo?


venerdì 27 marzo 2015

LVMH YOUNG FASHION DESIGNER PRIZE 2015: La Finale



È un progetto di scouting che vede in gara i più promettenti, giovani talenti del momento. Si va avanti mettendo in mostra le proprie doti, le proprie qualità e, soprattutto, la propria personalità. È una lotta all'ultimo colpo di bravura, che, come da manuale, prevede delle feroci eliminazioni: da oltre mille candidati sono stati selezionati solo 26 semifinalisti, ma solo 8 di loro sono passati alla fase finale del concorso. 

Di cosa sto parlando? Del X Factor della Moda: il LVMH Young Fashion Designer Prize 2015, un progetto di talent scouting che seleziona e premia il più meritevole fashion designer under 40 del momento. 


mercoledì 25 marzo 2015

Synchrodogs, Hanatsubaki e belle fotografie.




Ieri, durante il mio quotidiano cazzeggio su Facebook, ho visto che il duo Synchrodogs ha pubblicato una nuova foto per un importante marchio. Chi è il marchio poi ve lo dico, ma intanto partiamo da: chi sono i Synchrodogs?

Non so spiegarmi il motivo, ma sul blog non vi ho mai parlato di loro, nonostante io li ami alla follia. È giusto rimediare.


giovedì 19 marzo 2015

Triste storia di un articolo cestinato | Fruit Exhibition 2014: Tutti i Frutti della Self-Publishing




Per vostra fortuna, o sfortuna, ho deciso di pubblicare qui, su questo blog, anche gli articoli che magazine online e riviste mi hanno cestinato. Perché dovrei privare i miei fedeli lettori di una lettura così brillante e corposa? Perché, esageriamo, dovrei privare il mondo intero dei miei illuminanti pensieri, delle mie sagge parole? Non trovando nessuna risposta soddisfacente, ho deciso, appunto, di pubblicare sul blog gli articoli scritti di mio pugno che altrimenti finirebbero nel cestino del MacBook. 
Non importa se sono vecchi di mesi, o se non trattano di moda, oppure se pretendono di essere seri – per quanto la parola serietà possa starmi a bene addosso – e dal taglio giornalistico: voi ve li beccate comunque qui.

Non è la prima volta. Se spremete bene le meningi ricorderete che in passato ho già pubblicato un post che aveva avuto la disgrazia di essere stato rimbalzato da una rivista – questo qui Presente, Passato e Futuro: Moda Applicata allo Spazio-Tempo
Dunque, non vedo nessun motivo valido per non riproporre la formula vincente. E, chissà, magari ce ne saranno altre, ma spero vivamente di no, perché bello giocare da sole sul proprio blog, ma ogni tanto scappa quella voglia di... ehm come dire… essere parte di un progetto collettivo, un team, una… hey! una redazione! ecco sì, collaborare con una redazione!

Chiusa parentesi.

martedì 17 marzo 2015

Patent Trend: voglio vestirmi come una spogliarellista.


Atomage Magazine best rivista di robe sconce ever


Sotto ai miei abiti che spaccio per Normcore – e invece è solo un guardaroba limitato –, dietro al mio stile che pretende di essere Minimal, basic, essenziale, ma concettualahaha… si nasconde, ben celata, un'anima strizzata nel latex ricoperta di vernice.

Non so come sia potuto succedere. 
Sarà che sono vittima del fascino della Darkwave e del lato oscuro degli anni Ottanta qui avevo scritto un post a riguardo, nel lontano 2010 –; oppure è colpa delle troppe notti trascorse al Decadence di Bologna [serata matta a tema dark, goth, post-punk, bondage, ecc… con fiumi di pelle, latex e protesi sottocutanee, n.d.r.] se oggi sussulto ogni volta che vedo una gonna in pelle verniciata o un editorial di moda dai toni fetish. Non a caso ho anche una bacheca Pinterest per simili occasioni. 

Quindi, è colpa della musica brutta e delle cattive compagnie, se adoro lacci bondage e leather harness – è dal 2007 che sogno di avere quelli di Zana Bayne

E non dimentichiamoci lo Space Age, con i suoi film anni Sessanta e Settanta, i suoi servizi di moda e con gli abiti futuristici di Pierre Cardin, che hanno infestato la mia – le nostre? – giovane mente, alimentando i suoi sogni di indossare tute geometriche colorate e minidress che sembrano colate di smalto come una vera esploratrice dello spazio negli anni 3000.


Appurato questo, possiamo parlare di un fenomeno che ho adocchiato durante le sfilate FW2015. Non so se catalogarlo sotto la parola Trend, ma, si sa, Three Is A Trend e io ne ho contati anche di più, quindi siamo nel giusto. Mi riferisco alla vernice o più seriamente chiamato Patente Leather, Patent Skirt, Patent Jacket, …patent quello che volete voi, basta che sia lucido e con quel fascino da femme fatale. 


sabato 14 marzo 2015

Tutta colpa del Normcore: Turtleneck Trend




Vi avevo promesso un post sui Maglioni a Collo Alto ed eccovi il post sui Maglioni a Collo Alto.

Più volte avevo accennato al grosso dilemma che striscia nelle nostre menti già da qualche mese a questa parte: IL COLLO ALTO È SI O È NO?

Per chi si fosse perso qualche lezione, qui avevamo deciso che il Maglione a Collo Alto andava catalogato come CIR, ovvero Capo da Indossare Responsabilmente, soprattutto se a indossarlo è un uomo. 
Avevamo chiuso temporaneamente la questione così, posticipando una conclusione definitiva a tempi più felici e a quando saremmo stati più saggi per simili decisioni esistenziali. 
Nel mentre però il Maglione a Collo Alto si è infiltrato tra noi: silenzioso, in punta di piedi, è apparso con nonchalance sulle nostre bacheche di Pinterest, nelle gallery di Style.com. Senza che ce ne accorgessimo ci siamo sorprese davanti allo specchio vestite come suore di clausura o come commessi di COS, con un bel dolcevita a scaldare il nostro collo.

Perfino io, qualche mese fa, mi sono ritrovata con un maglione a collo alto tra le mani, nero a costine, pagato un euro in Montagnola [mercato dell'usato di Bologna n.d.r.], senza la minima consapevolezza delle mie azioni. Un po' come quando esci a fare una passeggiata e ti ritrovi davanti a Zara, e poi che fai, non entri a farti due foto nei camerini?


Ridendo e scherzando, è successo di nuovo: ci siamo fatte fregare dalla moda. E adesso che anche le sfilate delle collezioni Fall/Winter 2015-16 hanno definitivamente coronato il trend, non possiamo più far finta di ignorarlo.


martedì 3 marzo 2015

MFW15 – TROPPA MODA SUL MIO INSTAGRAM

Non si è mai troppo in ritardo per scattarsi i soliti centocinquanta selfie prima di uscire di casa.


Da come avrete potuto vedere dai miei vari profili sparsi nel web, la scorsa settimana sono andata a Milano per seguire la Settimana della Moda.

No, non ho visto Chiara Ferragni e no, non ho visto Anna dello Russo; e ancora no, non sono stata fotografata davanti all'ingresso di una sfilata e no, non ho conosciuto Marcelo Burlon.

Ci tengo a dirvi tutto questo in anticipo perché appena dico "…ero a Milano per la Settimana della Moda…" immediatamente parte una serie di domande impossibili, tra cui le sopra menzionate. Anche mia madre prende parte a questo simpatico interrogatorio.

E allora, vi starete chiedendo, cosa ci sei andata a fare?
A far finta di lavorare nella moda, ovvio.

Sto per dirvi una cosa sconvolgente che forse non sapete: alla Fashion Week di Milano non ci sono solo le blogger troppo moda sui binari del 9 a farsi fotografare. C'è anche altro, che vi assicuro essere molto più interessante di una gallery di streetstyle su Style.com.

Ecco, visto che non sono una vip della scena fashionz e, soprattutto, non sono così figa da passare ore per strada a farmi fotografare da Tommy Ton – ma ci sto lavorando –, per il momento mi occupo di quel "altro"

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